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Cronaca

Il caso delle rampe per disabili sui ponti finisce a Roma: "Trovare soluzioni"

La soprintendenza chiede di smantellarle, Davide Zoggia si dice pronto a presentare un'interrogazione parlamentare. "Su questo, pieno appoggio all'amministrazione comunale"

Vanno eliminati gli elementi che ostacolano la libera circolazione a Venezia, che è patrimonio dell’umanità e deve poter essere fruita da chiunque. Questo il senso della dichiarazione dell'onorevole Davide Zoggia sul tema delle rampe per disabili sui ponti veneziani che recentemente la soprintendenza ha chiesto di smantellare. "Nonostante la morfologia della città - spiega Zoggia - con oltre 400 ponti che collegano più di 100 isole, Venezia deve essere accessibile a tutti, evitando che le barriere architettoniche ne impediscano la fruibilità a persone diversamente abili."

"Appoggio pienamente l’indirizzo dell’amministrazione comunale - continua - a mantenere in città delle passerelle mobili, removibili in qualsiasi eventualità in tempi rapidi, che permettano il superamento dei ponti a portatori di handicap, persone con mobilità ridotta, genitori con passeggini, turisti con valigie, trasportatori. Questa è una battaglia di civiltà. L’immagine del centro storico della Serenissima quale una gigantesca barriera architettonica deve scomparire. Già sono presenti percorsi esenti da ostacoli ma non basta, bisogna velocemente aumentare l’area utilizzabile".

"Se sarà necessario - conclude - informerò il governo con una interrogazione parlamentare chiedendo che le istituzioni preposte a risolvere questo problema, amministrazione e soprintendenza, si siedano a un tavolo comune per trovare al più presto una soluzione che garantisca, con decoro, la piena raggiungibilità di goni angolo di una delle città a più alta vocazione turistica del mondo ed evitare che persone a capacità motoria ridotta rimangano ostaggio di ponti e gradini".

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