Rapina a Campo San Rocco, finisce in manette anche il complice 22enne
Le indagini per risalire all'identità del secondo ladro della tabaccheria erano aperte fin dal colpo del 5 novembre scorso. Ad incastrarli l'accento veneto e le telecamere di sorveglianza
Si chiude l'indagine sulla rapina alla tabaccheria in Campo San Rocco di un mese fa. Gli investigatori della Squadra Mobile di Venezia sono riusciti ad arrestare il complice del rapinatore individuato e finito in carcere tre giorni dopo. I banditi, uno travisato con un berretto di lana e il complice che faceva da palo all'esterno, fuggirono con 2400 euro.
La polizia accertò che i due avevano parlato con accento veneto e, visionando le immagini del sistema del circuito chiuso della tabaccheria, che il "palo" aveva un doppio tatuaggio sul collo che portò all'identificazione e al successivo arresto dell'uomo. Risale a ieri sera l'arresto del complice che si è presentato in questura con il suo legale: si tratta del nipote dell'indagato, un 22enne la cui abitazione era stata perquisita due settimane fa.
IL PRIMO ARRESTO Incastrato dalle telecamere e dai tatuaggi