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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave / Via Divisione Tridentina

Rapina in casa: in quattro minacciati con la pistola

Tre persone con volto coperto hanno agito nel tardo pomeriggio di sabato, a San Donà di Piave. Un malinteso ha ritardato la chiamata ai carabinieri

Una rapina è andata a segno sabato sera, a San Donà di Piave, con tutta una famiglia minacciata per alcuni minuti in un'abitazione in via Divisione Tridentina.

Stando ad una prima ricostruzione della vicenda, qualcuno si sarebbe presentato verso le 17 davanti alla villetta di Corrado Marian, barbiere del posto, quando in casa c'era solo la moglie di 67 anni, che in quel momento era al telefono con la figlia. Non è chiaro se sia stata lei stessa ad aprire ai malviventi (sulla porta non ci sarebbero segni di effrazione), fatto sta che in qualche modo gli intrusi sono entrati. In tre, con i volti coperti e incappucciati, hanno puntato una pistola contro la donna, minacciandola e costringendola a stare ferma e zitta. Dopodiché si sono diretti alla cassaforte e, con il flessibile, hanno iniziato ad aprire un varco.

La figlia ha udito il trambusto al telefono senza capire esattamente cosa stesse succedendo. Probabilmente ha pensato che la madre si sentisse poco bene: si è allarmata, ha subito avvertito il padre e, assieme a lui e al marito, si è precipitata a casa dei genitori. Non sapevano cosa li aspettava: una volta entrati si sono trovati davanti i rapinatori, che li hanno messi sotto tiro minacciando anche loro. Questione di pochi minuti. I tre nel frattempo avevano quasi finito il loro "lavoro" ed erano riusciti a racimolare gli oggetti di valore presenti nella cassaforte: alcuni gioielli, più qualche centinaio di euro. Hanno chiuso la famiglia in una stanza e se ne sono andati, lasciando i quattro illesi, ma terrorizzati.

A quel punto la famiglia Marian ha allertato i carabinieri, che sono arrivati sul posto in pochi istanti: la caserma, infatti, dista dalla villetta appena duecento metri. Mancavano pochi minuti alle 17.30. Ormai, però, era troppo tardi: i malviventi erano scappati a piedi e di loro non c'era più traccia. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze e avviato le indagini per risalire ai responsabili, anche monitorando le telecamere che si trovano nei dintorni.

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