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Cronaca San Donà di Piave / Via Iseo

Rapina e spari al Centro Piave: «Due minuti di paura». L'auto abbandonata in un canale

I carabinieri sulle tracce della banda. I fori ancora visibili al centro commerciale

«E' durato tutto un minuto e mezzo, quasi due. Sono stati momenti terribili». Marta Burato, titolare della gioielleria Burato del Centro Piave di San Donà, all'indomani della rapina è tornata al lavoro insieme ai suoi collaboratori. Lunedì sera in negozio lei non c'era. Era presente una venditrice quando due uomini armati, coperti con passamontagna e guanti, sono entrati attraverso le porte scorrevoli dell'ala est del centro commerciale. 

«In quel momento c'era un cliente mentre un ragazzo stava entrando nel centro - spiega Marta Burato -. Un altro uomo è stato fatto stendere a terra ma non si capisce se fosse tutta una scena e se facesse parte della banda, perchè subito dopo la rapina se n'è andato senza raccontare la sua testimonianza ai carabinieri». I due banditi hanno rotto la catena e si sono portati al di là del bancone puntando una pistola contro la commessa. «Sapevano cosa prendere, hanno scelto pezzi di gioielleria - continua Burato -. Poi hanno cercato le casseforti ma erano vuote». 

Esattamente un mese fa la gioielleria aveva subìto un furto. Una banda di ladri si era intrufolata in negozio e aveva portato via una cassaforte da un armadietto. Questo apre all'ipotesi che possa trattarsi dello stesso gruppo che potrebbe aver agito anche in altre province, ma per il momento gli investigatori non si sbilanciano. Subito dopo aver prelevato i gioielli, il cui valore è ancora da quantificare, i due banditi si sono diretti all'uscita ma una guardia giurata in servizio al Centro Piave ha cercato di raggiungerli. 

Loro, a quel punto, hanno esploso un colpo di pistola ad altezza uomo e il vigilante ha risposto. Il mattino successivo erano ancora visibili i fori ma nessuno fortunatamente è rimasto ferito. I malviventi si sono allontanati in macchina, probabilmente insieme ad un complice, e hanno abbandonato il veicolo che è risultato rubato il 3 gennaio scorso a un 26enne a Campodarsego. La macchina, una Fiat 500 Abarth, è stata recuperata dai vigili del fuoco da un canale in via Argine Destro a Vigonza. 

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