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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Polo / Ruga dei Oresi

Filmati i sospetti rapinatori in fuga: scappano verso il ponte di Rialto dopo il pestaggio

La coppia che ha assaltato giovedì la gioielleria di ruga degli Oresi sarebbe di origini magrebine. Uno dei due è corpulento, con scarpe rosse. L'altro aveva calzature bianche

Sono stati visti andarsene di fretta dal luogo della rapina, uno davanti l'altro dietro. A un paio di passi di distanza. I rapinatori che giovedì pomeriggio hanno assaltato la gioielleria di ruga degli Oresi sono usciti dal negozio e si sono diretti verso destra per poi percorrere attraversare il ponte di Rialto, o almeno la prima parte dell'arcata. E' poco probabile che si siano presi il rischio di salire a bordo di un vaporetto, viste le telecamere agli imbarcaderi di Rialto e la possibilità di mettersi in trappola da soli.

L'ipotesi più accreditata è che si tratti di gente che conosca bene la città, e che per questo abbia deciso di far perdere le proprie tracce nel dedalo di calli e campielli del centro storico. Senza, perlomeno all'inizio, dirigersi verso piazzale Roma ma, al contrario, sparire nel cuore del capoluogo lagunare. I controlli delle forze dell'ordine si sono protratti fino a tarda sera, tra i sestieri di Castello, San Marco e San Polo. Secondo le immagini della videosorveglianza le persone su cui si sono concentrati i primi sospetti degli inquirenti appaiono di carnagione olivastra. Sembrano di origini magrebine. Se ne vanno scaglionate. Di fretta. Compaiono proprio nel momento in cui si conclude la rapina nella gioielleria.

Il primo ha i capelli corti e indossa un giubbotto di pelle marrone, dei jeans azzurri e un paio di scarpe da ginnastica bianche. Sotto alla giacca ha una maglia o una camicia nera che fuoriesce da sotto. Ha la barbetta e ha una corporatura normale. Il complice, invece, è più corpulento. Sono più o meno della stessa altezza. Lui, al contrario, indossa scarpe rosse e ha un giubbotto sintetico scuro e pantaloni scuri. Ha sempre carnagione olivastra e capelli corti.

Camminano a passo svelto, anomalo. Ma dall'altra parte del ponte ci sono gli imbarcaderi. Di gente in ritardo per il battello ne passa a ruga degli Oresi. Gli inquirenti sospettano possano essere proprio loro i delinquenti in fuga, tanto più che uno dei due ha uno zaino in cui sarebbe potuta essere nascosta la refurtiva. I criminali hanno agito a volto scoperto, per nulla timorosi di essere immortalati da eventuali telecamere di sorveglianza. Nella zona del ponte di Rialto sono diversi i sistemi di sicurezza, dunque non è improbabile che qualche indizio utile possa essere stato registrato. Sulla rapina sta indagando la squadra mobile di Venezia, che ha ascoltato le testimonianze dei commercianti di ruga degli Oresi oltre che, naturalmente, aver raccolto la versione dei fatti della vittima, picchiata a sangue e mandata all'ospedale. Venerdì mattina la gioielleria era per forza di cose ancora chiusa.

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