Condanne pesanti: 20 anni di carcere a M.N., 60enne, e 10 a C.B., 45enne, complice in una serie di colpi. Entrambi italiani di Fiesso d'Artico. Due delinquenti che, come riporta La Nuova Venezia, erano specializzati in rapine a mano armata. Uno degli assalti più violenti era andato in scena nell'aprile del 2012 all’Iperlando di Veggiano (Padova): M.N. aveva ferito a colpi di mitra una delle guardie giurate addette al furgone Civis. Per quell'episodio è stato invece assolto C.B., che però risulta coinvolto in altre rapine e quindi condannato.

I due erano a processo per l’assalto alla gioielleria “Luxo” avvenuto a Ponte di Nanto (Vicenza) nel 2013, un colpo da un milione di euro. In quell'occasione i criminali avevano preso in ostaggio una delle commesse, fuggendo a bordo di un’Audi A4 rubata. Altra rapina in cui i due sarebbero coinvolti (ma in tutto la banda sarebbe composta da quattro persone) è quella al laboratorio orafo “Giante srl”, sempre nel Vicentino, nel 2013: furono rubati 35 chili di oro, per un valore di circa un milione di euro. Anche in quel caso, oltre alle lesioni all’imprenditore, ai banditi è contestato il furto di un’Audi A6 per la fuga. E poi una rapina al laboratorio orafo “Legor group spa” di Bressanvido (Vicenza) nel 2012: in quel caso i banditi fecero incursione con due mitragliatori e tre pistole, portando via refurtiva per un valore di 200 mila euro.

I banditi erano stati arrestati dopo che nel garage di C.B. erano stati trovati un’Audi A6 rubata ed un arsenale composto da kalashnikov, pistole di ogni genere e polvere pirica per confezionare ordigni. C.B. aveva raccontato di non saperne nulla e di aver affittato il locale a M.N.. Quest’ultimo aveva solo confessato il furto dell'auto, ma i controlli balistici hanno accertato che era stata proprio una di quelle armi a colpire la guardia giurata a Veggiano.