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Cronaca Martellago / Via Castellana, 119

Rapina a "La Fornace" di Martellago: è caccia al terzo uomo della banda

Dopo l'arresto dei due banditi che sabato notte hanno assaltato la pizzeria sulla Castellana le indagini continuano. Probabile la fuga di un palo che aspettava in auto in parcheggio

Dopo il terrore, il coraggio e i due arresti ora è il momento delle indagini. E degli interrogativi. Nella notte tra sabato e domenica il tentato assalto a mano armata alla pizzeria "La Fornace" di Martellago ha fatto il giro del web. Decine i commenti che sottolineavano il coraggio del gestore, Giuseppe De Stefano, che, una volta trovatosi davanti a uno dei due banditi (e la pistola), non ha esitato a reagire.

Il malvivente, M.S., 45enne con precedenti residente nella provincia di Padova, ha perso l'equilibrio a causa di un gradino ed è caduto a terra. Il proprietario si è subito gettato sopra di lui, mentre la pistola è stata allontanata da alcuni amici che hanno assistito alla scena. Il complice, più giovane, 25 anni, di nazionalità albanese, preso alla sprovvista è stato poi affrontato da un giovane dipendente. Anch'egli quindi, complice una perdita dell'equilibrio, è stato disarmato. Non prima di avere sparato un colpo di pistola in aria.

Sono tutti elementi che portano a pensare come i due ladri non fossero propriamente esperti di questo tipo di azioni. Quello sparo, forse, ha costituito il segnale per una terza persona presente nel parcheggio col motore acceso che faceva da palo, pronta a pigiare il piede sull'acceleratore non appena i due sodàli fossero saliti a bordo con i soldi dell'incasso. Il piano è però naufragato quasi subito. Sentendo quello sparo il terzo malvivente avrebbe avuto tutto il tempo di scappare prima dell'arrivo dei carabinieri, che poi avrebbero effettuato i due arresti.

Gli inquirenti quindi hanno passato al setaccio le telecamere di sorveglianza della zona, in cerca di un possibile veicolo sospetto transitato poco dopo l'una di notte. I dipendenti della pizzeria, che si trova sulla Castellana, non si sarebbero accorti di nulla fino al momento della rapina. Difficile che le loro testimonianze possano costituire un punto di svolta utile per le indagini. Altra pista che si sta approfondendo è quella delle due pistole in possesso dei banditi, molto simili l'una all'altra ma non dello stesso "stock". La matricola di entrambe le armi da fuoco era abrasa. Verranno analizzate dai Ris di Parma per verificare il loro possibile utilizzo in altri reati.

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