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Cronaca Mira / Via del Bucintoro

Genitori sorprendono il ladro in terrazzo, figlio picchiato dal "palo"

Paura nella notte a Mira. Un ventenne ha riportato un graffio al braccio nella colluttazione con due delinquenti. La madre: "Viviamo nel terrore"

"Ha avuto coraggio da vendere, ragionando a mente fredda avrebbe potuto finire molto male". A parlare è una mamma che ha assistito impotente alla colluttazione che un ladro ha avuto con il figlio ventenne, appena tornato a casa dopo aver trascorso il venerdì sera con gli amici. Ha parcheggiato l'auto proprio nel momento in cui i suoi genitori si sono accorti di un intruso nel loro terrazzino al primo piano, intento a forzare la tapparella della finestra della camera da letto. "Ora viviamo nel terrore, e chissà per quanto tempo ancora questa nottata rimarrà nelle nostre menti", dichiara la donna, 50enne. Il tentato furto, che poi si è tramutato in una vera e propria rapina, si è registrato a due passi da riviera Giacomo Matteotti e dallo stabilimento della Reckitt Beckinser a Mira, verso le 2.30 della notte di sabato. 

A tentare di difendere i genitori un ragazzo di vent'anni, il quale non ha esitato a intervenire. O meglio: nel momento in cui si trovava nel giardino condominiale del palazzo, pronto a bloccare l'intruso sorpreso nel terrazzino, è stato aggredito da un complice che nel frattempo si era nascosto dietro a un cespuglio. A quel punto sono state botte da orbi, con il delinquente, il quale evidentemente faceva il "palo", che con il cacciavite ha procurato un vistoso graffio al braccio del ragazzo. "Nel frattempo l'altro ladro è saltato giù dal terrazzino come un gatto - racconta la mamma - e ha iniziato a scappare. Entrambi erano vestiti tutti di nero, ma non siamo riusciti a vederli in faccia nell'oscurità. Non hanno parlato tra loro, quindi non sappiamo nemmeno se siano locali o stranieri". 

Dei professionisti che stavolta per puro caso hanno visto i loro piani saltare grazie al fortuito ritorno a casa di uno dei residenti: "Io e mio marito ci siamo svegliati a causa dei rumori a pochi metri dal nostro letto - continua la donna - Il mio pensiero è subito andato a mia figlia sedicenne. E se fosse riuscito a entrare? Quando si è alzata la tapparella l'abbiamo visto. Abbiamo urlato tutti, e nel frattempo aveva parcheggiato mio figlio". La coppia di delinquenti poi se l'è data subito a gambe, con il residente ventenne che già aveva iniziato a rincorrerli: "L'ho fermato io - spiega la proprietaria di casa - perché non volevo che gli facessero del male. Forse vicino avevano un'auto, ma noi non abbiamo sentito il rumore di veicoli fuggire ad alta velocità.  Io mi chiedo solo - conclude la donna - d'ora in poi come potremo vivere tranquilli". 

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