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Cronaca Martellago

Dopo la rapina Olmo si sveglia più insicura: "Servono più telecamere di sicurezza"

Nella frazione venerdì mattina residenti preoccupati: "I banditi di ieri non erano semplici topi d'appartamento". Un vicino: "Ormai si sono passati tutte le case della nostra zona"

Il giorno seguente alla rapina che ha visto vittime 2 gioiellieri di Olmo di Martellago, marito e moglie, in paese non si parla d'altro. Perché, è la convinzione dei più, la banda di 4 malviventi entrata in azione poco dopo le 21 di venerdì aggredendo i proprietari dell'abitazione e legando loro i polsi con delle fascette, non sono semplici topi d'appartamento. Di quelli che stanno seminando razzie a macchia di leopardo in tutto il territorio veneziano nei giorni che precedono Natale.

MARITO E MOGLIE LEGATI CON DELLE FASCETTE A OLMO

"Devono averli seguiti dalle gioiellerie a casa nei giorni scorsi - commenta un vicino - devono averlo studiato per bene. Sapevano le loro abitudini e quella è una casa che può avere attirato l'attenzione". Poca la voglia di parlare tra le strade dove è stato perpetrato l'assalto. Se a più riprese sui social si chiedono all'amministrazione comunale le tanto desiderate telecamere di sicurezza, i banditi sono riusciti a eludere anche i controlli di vicinato.

BANDITI IN FUGA CON L'AUTO DELLA PROPRIETARIA DI CASA

A Martellago i gruppi di questo tipo sono piuttosto radicati. "Mio figlio ha visto 2 persone sospette verso le 20 proprio all'altezza della villa - racconta un residente - erano a piedi però. Vai a capire se c'entrano qualcosa". Una signora accompagna la propria figlioletta per una passeggiata. Si avvicina: "Mi ha scosso molto questa storia - sottolinea - questi non erano ladri 'normali". Il marito è a pochi metri da lei: "Ormai qui le case se le sono fatte tutte - dichiara - ma stavolta è diversa".

Nel frattempo alla villa della rapina arrivano 2 carabinieri in borghese per ricostruire l'accaduto. Controllano siepi ed eventuali sistemi d'allarme. Vogliono capire come i banditi si sono mossi senza dare nell'occhio. "Credo si siano nascosti dietro quella siepe - ragiona il residente - aspettando lì il ritorno a casa dei proprietari. Queste sono strade dove se passi salti subito all'occhio. Non so come abbiano fatto". A poca distanza un altro residente sta gettando ramaglie nel cassonetto del verde: "Ho lavorato per 35 anni in polizia - spiega - è una vicenda su cui ci sarà tanto da lavorare. Sembra un'azione pianificata. Speriamo li prendano". 

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