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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave / Viale della Libertà, 55

San Donà: se durante la rapina ladro e aggredito parlano di "redditometro"

Reazioni opposte per i due coniugi 67enni aggrediti ieri sera. La moglie: "Momenti terribili, non li auguro a nessuno". Il marito: "Uno era simpatico, abbiamo parlato. Non volevano farci del male"

A volte la paura fa novanta. A volte, invece, rende loquaci. Tanto da mettersi a parlare con il rapinatore che ti sta davanti con la pistola in pugno di "redditometro". E' quello che è accaduto a Stefano Paternuosto ieri sera, verso le 19.30, quando ha fatto entrare nella sua abitazione di viale della Libertà 55 a San Donà di Piave due uomini, presentatisi come finanzieri. Tesserino alla mano. "Appena entrati uno dei due ha preso la pistola e ha detto 'questa è una rapina, state calmi' - racconta Rossana Graziano, la moglie 67enne di Paternuosto, ex ispettore di una ditta di pulizia di Napoli - vi volevamo legare, ma se state tranquilli non lo faremo".

Coniugi 67enni rapinati in casa a San Donà di Piave

Ed è qui che i malviventi si sono accorti di due reazioni diverse da gestire: la donna, infatti, era molto impaurita. Mentre l'uomo, suo coetaneo, ha addirittura iniziato a dialogare con il più alto dei due, mentre l'altro rovistava per la casa: "Non ho avuto nè paura, nè timore - spiega Stefano Paternuosto - anzi, mi sembrava tutto uno scherzo all'inizio. Quello che teneva la pistola era pure simpatico".

LA RAPINA: MINACCIATI CON LA PISTOLA

A un certo punto l'argomento che non ti aspetti: il redditometro. "Controllando aveva visto delle carte - racconta il pensionato - così ci siamo scambiati qualche battuta sulla burocrazia e il sistema di misurazione dei redditi". In quei minuti ("interminabili", racconta Rossana Graziano) vittima e aggressore hanno stabilito un contatto, tanto che quando il 67enne ha chiesto di mettere via la pistola, il malvivente l'ha riposta dietro la schiena. "Non mi hanno mai dato l'impressione di voler usare violenza - conclude Paternuosto - nonostante fossimo sul divano con l'arma puntata contro di noi".

Di tutt'altro tenore i ricordi della moglie Rossana: "Sono stati lunghi momenti terribili - spiega - non li augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Trovarsi con la pistola puntata, soprattutto dopo tutto quello che si è sentito in questi mesi, è stato pauroso. Mi ricordo che ho pensato che se facevamo un passo falso era finita".

Il pensiero della donna era andato anche alla sorella del marito, convalescente per la frattura del femore. Si trovava in una stanza della casa, impossibilitata a muoversi: "Per fortuna che non sono entrati dove c'era lei - racconta la 67enne, casalinga - sarebbe stato uno choc". Ora la vita tornerà come prima per questa tranquilla coppia di pensionati di origine meridionale da undici anni nel Veneto. Ma quanto accaduto lascerà le sue cicatrici: "Hanno preso solo i gioielli di mia mamma (valore totale circa 250 euro, ndr) - conclude la donna - ora non o più nulla". La coppia di ladri, però, non si è accorta che in un cassetto erano nascosti 500 euro in contanti.

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