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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'operazione / Santa Maria di Sala

Presi dopo il colpo in tabaccheria: in arresto una banda specializzata in rapine armate

I carabinieri hanno fermato tre persone che avrebbero fatto irruzione ieri sera in un negozio a Caselle. L'auto in fuga è stata intercettata al casello di uscita dell'autostrada. Sarebbero responsabili di almeno altre due rapine simili

Una rapina in tabaccheria, poi le rapide indagini dei carabinieri che hanno portato in poche ore a individuare i presunti responsabili. È successo nella serata di lunedì 21 marzo. Poco prima dell'orario di chiusura due banditi sono entrati in un negozio a Caselle di Santa Maria di Sala, con i volti coperti e armati di pistola e coltelli. Hanno immobilizzato il titolare 47enne con delle fascette in plastica, spingendolo in un ripostiglio, e in pochi secondi hanno preso il registratore di cassa con l'incasso, circa 1800 euro. Dopodiché sono usciti e hanno raggiunto una Fiat Punto bianca con una donna alla guida, pronta alla fuga.

Irruzione e fuga: il video della rapina

A quel punto i testimoni hanno chiamato le forze dell'ordine, che hanno subito avviato le ricerche per rintracciare la banda. La macchina è stata intercettata più tardi al casello autostradale della A28 a Cordignano (Treviso) dai carabinieri della compagnia di Vittorio Veneto. I tre rapinatori non hanno opposto resistenza. Si tratta di un 46enne di Conegliano, di un 56enne di Vittorio Veneto e di una 37enne, compagna del primo. I due uomini sono stati arrestati per il reato di rapina aggravata in concorso, la donna denunciata. Con sé avevano ancora la pistola, riproduzione di un’arma vera, e tutta la refurtiva. Altri accertamenti sono in corso su due coltelli (un pugnale ed un coltello a serramanico) trovati dai militari dell’Arma nell'abitazione di uno dei tre.

La pistola sequestrata

I precedenti

Stando agli accertamenti degli investigatori, la banda potrebbe essere responsabile di altre rapine simili compiute nelle scorse settimane: la prima il 2 marzo in un negozio di alimentari di Refrontolo (Treviso), la seconda il 14 marzo presso una tabaccheria di Zeminiana, nel comune di Massanzago (Padova). In occasione del primo episodio la donna, fingendosi una cliente, aveva preceduto l'entrata in azione dei due banditi, che avevano agito con il volto travisato: dopo essersi fatti consegnare il denaro dalla titolare e da una dipendente, si erano dileguati a bordo della stessa Punto bianca. In entrambe le rapine il bottino era stato di poco superiore ai mille euro.

Molto simile, dunque, il modus operandi osservato nei tre episodi. Così come l’auto utilizzata, che è risultata di proprietà di un parente di uno dei tre e sulla quale erano state apposte delle targhe risultate rubate a Padova nel mese di febbraio. I due arrestati sono stati portati al carcere di Treviso.

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