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Cronaca Mestre Centro / Via Torino

Rapine, aggressioni ai poliziotti e violenze alla ex: espulso

Un 34enne marocchino ha accumulato negli anni una lunga serie di reati. Aveva anche sequestrato e minacciato un parroco. È stato bloccato ieri a Mestre, assieme ad altri due

È stato accompagnato al Cpr di Gradisca (Gorizia) un uomo marocchino di 34 anni destinatario di provvedimento di espulsione emesso dalla questura di Venezia: si tratta di un elemento che in più occasioni, negli anni, si è reso protagonista di reati di vario genere e ha dimostrato di essere pericoloso. Ieri i poliziotti lo hanno preso in seguito ad una segnalazione al 113 di un'intrusione nel mercato ortofrutticolo di Mestre, in via Torino.

Stalking e minacce di morte

L'uomo era arrivato nel 2014 dalla provincia di Como a Mestre e da allora ha accumulato segnalazioni per droga, violazione di domicilio, lesioni e resistenza. Nel 2017 venne arrestato dalla polizia per stalking nei confronti della ex e del figlio di lei, di 6 anni: l'avrebbe minacciata e aggredita, sia verbalmente che fisicamente, al punto da costringerla a lasciare la propria abitazione per rifugiarsi da un’amica. Nel dicembre del 2018 fu lui stesso a chiamare il 113 dicendo di voler uccidere la donna. La pattuglia intervenì immediatamente, bloccandolo in tempo e arrestandolo. Il gip in quell'occasione dispose la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Venezia. Poco tempo dopo l'uomo tentò nuovamente un’aggressione ai danni della ex, minacciandola con un taglierino per strada: anche quella volta la polizia rintracciò l'aggressore e, al termine di un inseguimento e uno scontro tra agenti e fuggitivo, l'uomo venne arrestato. A quel punto il giudice decise di mandarlo in carcere.

Parroco sequestrato e minacciato

Risale all’ottobre del 2018 un'altra denuncia da parte del commissariato di Mestre per sequestro di persona e rapina ai danni del parroco della chiesa dell’Annunziata di Campalto, che già conosceva il magrebino per avergli donato in passato piccole somme di denaro. Le richieste di soldi si erano però fatte sempre più insistenti e i toni sempre più minacciosi, costringendo in un’occasione il parroco a barricarsi nella propria abitazione adiacente alla chiesa. Fino al 10 ottobre, quando l'aggressore si presentò in chiesa armato di pistola, ordinandogli di consegnargli dei soldi e portando anche via le offerte dei fedeli.

Altre espulsioni

Nel frattempo l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce. Ieri, bloccato dalle volanti durante l'intrusione al mercato ortofrutticolo, è stato consegnato all’ufficio immigrazione, con decreto di espulsione a firma del prefetto e contestuale ordine del questore di accompagnamento al centro di permanenza per il rimpatrio. Assieme a lui c'erano altri due stranieri - un altro marocchino e un tunisino - anche loro destinatari di decreto di espulsione con intimazione a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni. In particolare, il secondo è un soggetto gravitante nell'area di via Piave e già noto alle forze dell'ordine per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, violenza, lesioni personali. Infine un uomo di nazionalità albanese, bloccato dalla polfer durante i controlli in stazione, è stato oggetto di provvedimento di trattenimento del passaporto.

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