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Cronaca Giudecca

Due rapine per strada alla Giudecca, una al supermercato: quattro arresti

I carabinieri hanno incastrato i responsabili di tre episodi avvenuti a ottobre e novembre. In due casi i rapinatori hanno pedinato le vittime e le hanno picchiate

Quattro giudecchini sono finiti in carcere al termine di un'indagine effettuata dai carabinieri di Venezia, diretti dal comandante Giovanni Rubino. Il gruppo è ritenuto responsabile di tre rapine compiute tra ottobre e novembre scorsi, due delle quali sull'isola della Giudecca e l'altra in un supermercato Conad di Dorsoduro. I quattro (rispettivamente classe '79, '84, '88 e '92) hanno già precedenti per reati dello stesso tipo eccetto il più giovane, che ha comunque piccoli precedenti di polizia. Tra loro c'è Damiano Perissinotto, 33 anni, arrestato l'ultima volta in gennaio perché identificato come uno dei due autori della rapina a Rialto, risalente al Carnevale 2020, ai danni di un turista inglese.

Rapine per strada alla Giudecca

Gli arresti effettuati stamattina, come detto, riguardano tre episodi avvenuti tra ottobre e novembre 2020. Due di questi sono stati messi a segno con modalità simili, entrambi alla Giudecca: il 22 ottobre, di sera, i quattro hanno seguito un uomo di mezza età e lo hanno aggredito in zona fondamenta Sant'Eufemia, vicino alla fermata Palanca. L'uomo è caduto, gli aggressori lo hanno picchiato e gli hanno preso i soldi, mille euro in contanti. La vittima poi è stata curata in ospedale per delle ferite alla testa, fortunatamente non gravi.

Situazione simile il 10 novembre ma stavolta in pieno giorno, verso fine mattinata. Il quartetto ha pedinato un uomo di 70 anni e, all'altezza dell'imbarcadero Zitelle, lo ha aggredito spintonandolo a terra. Sapevano che l'uomo aveva con sé molti soldi perché era impegnato in un giro di raccolta contanti dalle slot machine degli esercizi pubblici della zona. Gli hanno portato via il carrellino con la borsa che conteneva diecimila euro.

Indagini e arresti

Ricollegando i due episodi, che avevano evidenti similitudini, i carabinieri hanno analizzato le immagini delle telecamere presenti in zona (anche con la collaborazione della polizia locale) e raccolto le testimonianze, sia delle vittime sia di altre persone che avevano visto i movimenti dei rapinatori. I quattro avevano tentato di coprirsi con indumenti e cappucci, oltre che con le mascherine, ma sono stati comunque riconosciuti.

Solo ad uno di loro viene contestato anche il terzo episodio oggetto dell'indagine, una rapina avvenuta il 15 ottobre: era entrato alla Conad delle Zattere, a Dorsoduro, e aveva minacciato un dipendente con un coltello, facendosi consegnare 50 euro. Gli arrestati, su ordinanza del gip del tribunale di Venezia, sono stati accompagnati al carcere di Santa Maria Maggiore.

L'operazione è stata commentata dall'assessore alla Sicurezza Silvana Tosi: «Ringraziamo l’Arma dei carabinieri per la costante attività contro i reati predatori che ha portato a questi arresti. L’operazione conferma la proficua collaborazione tra la nostra polizia locale e i carabinieri, e il risultato dell’indagine è un’ulteriore testimonianza dell’utilità del sistema di videosorveglianza comunale». Un «indispensabile strumento investigativo» che si è rivelato determinante anche in altre situazioni.

Telecamere polizia locale, fermata Zitelle alla Giudecca-2

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