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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Le ombre di Nizza sul Redentore, D'Ippolito: "Città sicura, tutte le nostre forze in campo"

Il procuratore aggiunto di Venezia: "Non esistono luoghi a rischio zero". Luca Zaia: "Nemico invisibile, servono leggi speciali". Roberto Contin: "Mi chiedo se sia il caso di festeggiare"

L'attentato di Nizza arriva a ridosso della festa per antonomasia per Venezia. Tra poche ore sarà aperto il ponte votivo del Redentore e decine di migliaia di persone si riverseranno a Venezia per godere della notte Famosissima. In attesa dei "foghi" che per 40 minuti faranno rimanere con il naso all'insù quanti hanno deciso di celebrare una delle ricorrenze più antiche della città. Naturalmente il livello di allerta sicurezza è massimo, ma oramai è una costante per le forze dell'ordine veneziane. Alle prese con visite di autorità straniere, grandi eventi e con il fatto di lavorare in una città che già di per sé costituisce un obiettivo sensibile. Sono stati disposti durante un tavolo ad hoc in prefettura dei prefiltraggi a piazzale Roma, con l'obiettivo di dare il "la" a controlli mirati di veicoli e persone.

LE COSE DA SAPERE

"Quello di Nizza è un atto terribile che purtroppo ancora una volta dimostra che nessun luogo al mondo è a rischio zero - dichiara il procuratore aggiunto Adelchi d'Ippolito - Alla vigilia del Redentore l'allerta è massima e tutte le risorse delle forze di polizia sono impegnate e messe in campo. Quindi viviamo una situazione di tranquillità, anche se occorre ribadire che posti al mondo a rischio zero non esistono. Obiettivo dei terroristi è diffondere il terrore proprio non facendo comprendere quale potrebbe essere il futuro obiettivo. Nessuno - conclude - avrebbe pensato a Nizza. Ma la nostra città è controllatissima". 

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, chiede leggi speciali contro il terrore: "Abbiamo capito che siamo in guerra e questa è una guerra non convenzionale, non di quelle studiate sui libri - ha dichiarato - Abbiamo capito che non tutti gli islamici sono terroristi ma abbiamo capito che tutti i terroristi sono islamici. Ora non si devono fare sconti e dobbiamo rinunciare magari un po' di più alla nostra privacy. Siamo in guerra e alla guerra si risponde scendendo in campo con leggi speciali. E' difficile combattere un nemico invisibile - ha continuato - e questo è inquietante soprattutto quando si pensa alle grandi manifestazioni che abbiamo qui in Veneto. Ne abbiamo parlato in occasione del Carnevale di Venezia, ne parliamo anche oggi pensando al Redentore di domani. Non deve esserci mai un calo di attenzione e dobbiamo sapere che il nemico può essere dietro l'angolo". 

Alla vigilia delle celebrazioni, Roberto Contin, portavoce del comitato dei residenti di via Garibaldi a Venezia, a titolo personale (e sull'onda dell'emozione) ha contattato la segreteria del sindaco Luigi Brugnaro chiedendosi se fosse il caso di celebrare anche quest'anno i foghi. Auspicando che in qualche modo possa essere ricordata la strage di Nizza e possa essere individuato un qualche spazio alla riflessione per ciò che è accaduto.. Una richiesta che deve aver fatto breccia. O meglio, l'amministrazione comunale ha comunque disposto un minuto di silenzio durante lo spettacolo pirotecnico. Subito dopo l'avvio. La ripresa sarà all'insegna delle bandiere italiane, francesi: "Sono manifestazioni simili, con i fuochi d'artificio come culmine - dichiara Contin  - certo, noi dobbiamo rispondere ai terroristi continuando con il nostro stile di vita. Ma non posso pensare ci si possa divertire a poche ore da quanto avvenuto, durante una festa. La nostra che stiamo per vivere a poco, religiosa e poi divenuta la festa laica principale a Venezia, non può avvenire nella indifferenza totale a tale bestiale atto di terrorismo. Auspico si possa trovare il modo di farla diventare momento di meditazione per far sentire forte la nostra vicinanza nei confronti dei nizzardi che  hanno subito tale barbarie e di tutto il popolo francese".

Venerdì si è svolta anche la riunione tecnica di coordinamento in prefettura. Si è deciso di predisporre all'accesso del ponte della Libertà delle aree di rispetto e prefiltraggio, appositamente per lo svolgimento di controlli mirati dei veicoli e delle persone. È stata interessata anche la capitaneria di porto per l'adozione di una apposita ordinanza di divieto di circolazione navale in concomitanza con la presenza del patriarca alla cerimonia di apertura del ponte votivo.

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