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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Referendum contro la trivellazione, Veneto in prima linea: come e quando si vota

Il voto di domenica è cruciale per le sorti dell'Adriatico, dal momento che sono ancora attive delle concessioni alle compagnie petrolifere nell'area del Delta del Po

Referendum sulle trivelle: come e quando si vota
Domenica si voterà per il referendum contro le trivelle. Il quesito referendario chiede di abrogare la norma che prevede, per le autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate, una durata pari alla vita utile del giacimento. Si tratta di un voto che riguarda da vicino il Veneto ed in modo particolare l'area Delta del Po, al confine tra Polesine ed Emilia Romagna, dove sono ancora in ballo alcune concessioni.

LA DOMANDA - "Volete voi che sia abrogato l'art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006,  n. 152,  "Norme in materia ambientale", come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la  formazione  del  bilancio annuale e pluriennale  dello  Stato  (legge di  stabilità 2016)", limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale"?.

LE POSSIBILI RISPOSTE -, se si vuole rendere nullo l'articolo e quindi far sì che allo scadere dei contratti attuali cada la concessione; NO, se si vuole lasciare tutto com'è. Si vota solo domenica, dalle 7 alle 23. Lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura dei seggi. Raggiungere il quorum è necessario perché solo così il risultato del referendum sarà valido, come previsto dall’articolo 75 della costituzione italiana. Per essere valido devono andare a votare il 50 per cento degli aventi diritto.

CHI VOTA - Possono votare tutti i cittadini maggiorenni, compresi gli italiani momentaneamente all'estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche e dei familiari conviventi. Il voto, in questo caso, avviene per corrispondenza.

I MOTIVI DEL REFERENDUM - Lo scorso 19 gennaio la Corte Costuzionale ha dato la parola ai cittadini spiegando che "quanto disposto dalla legge di Stabilità, benché segni un dietro front radicale, non risolve il conflitto sollevato dalle Regioni sulla questione della fascia marina off limits". Nove Regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania, Molise), inizialmente erano dieci (l'Abruzzo si è tirato indietro), hanno presentato in Cassazione la richiesta di sei referendum per fermare le trivellazioni.

CAMPAGNA CONTRO LE TRIVELLE - Greenpeace e altre associazioni ambientaliste stanno portando avanti una campagna per convincere gli italiani a votare sì al questito referendario. Secondo gli attivisti "le trivelle sono una grave minaccia per i nostri mari, e già questo sarebbe motivo sufficiente per respingerle. Ma esse rappresentano anche un indirizzo energetico insensato, che condanna l’Italia alla dipendenza dalle fonti fossili. Un favore alle lobby del petrolio che espone a rischi enormi economie importanti come il turismo e la pesca".

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