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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"La Regione riconosce i distretti del commercio e i centri urbani rinascono"

Undici quelli dell'area metropolitana di Venezia: "Una nuova fase per rilanciare attrattività e competitività in opposizione alla grande distribuzione che assedia le nostre città"

Negozi di vicinato, botteghe di fiducia che fanno vivere i piccoli centri urbani e tornano a rafforzare la socialità fra compaesani. "Con il riconoscimento dei distretti del commercio da parte della Regione Veneto inizia una nuova fase di rilancio del commercio nei centri urbani, che contrasta l'assedio della grande distribuzione", scrive Maurizio Franceschi, direttore Confesercenti Città metropolitana di Venezia.

Nuovi distretti

Sono ben 11 i nuovi distretti del commercio nell'area metropolitana di Venezia che sono stati riconosciuti dalla Regione Veneto e che coinvolgono i comuni di Venezia (con Mestre e Zelarino), Spinea, Martellago, Mira, Mirano, Santa Maria di Sala, Scorzè, l'Unione dei Comuni (ovvero Dolo, Fiesso d'Artico, Fossò e Campagna Lupia), Jesolo-Cavallino Treporti, Portogruaro e San Dona' di Piave.

"Inizia dunque, con i distretti del commercio, una nuova fase per rilanciare l'offerta commerciale, l'attrattività e la competitività dei centri urbani in opposizione alla grande distribuzione che assedia le nostre città - dichiara Franceschi -. Ora si dovrà lavorare tutti insieme, pubblico e privato, per dare operatività e funzionalità ai distretti del commercio e ciò sarà possibile attraverso i bandi regionali che finanzieranno le imprese all'interno appunto dell'area distrettuale. Confesercenti è stata fin dagli inizi partner capofila di numerosi progetti che hanno poi dato la spinta ai Comuni di chiedere il riconoscimento alla Regione e, al contempo, è il soggetto che ha creato occasioni di formazione per funzionari pubblici e mondo delle imprese sui meccanismi normativi dei distretti. Per questo non possiamo che essere pienamente soddisfatti del coinvolgimento e della risposta da parte del territorio". 

Manager

Confesercenti pone infine l'attenzione sui “manager di distretto”, senza la cui professionalità il distretto non avrebbe operatività e neppure voce con i portatori di interessi aderenti al progetto, quali le organizzazioni imprenditoriali, imprese, amministrazioni, proprietà immobiliari e consumatori.  "Crediamo fortemente nella figura dei manager e chiediamo pertanto che il loro ruolo sia reso operativo attraverso dei finanziamenti pubblici", conclude Franceschi. 
 

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