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Cronaca

Regione Veneto e Unioncamere, ristori per la cultura: «E gli artisti?»

Sono 18,3 milioni i fondi destinati alle imprese culturali. Le associazioni ad oggi non possono fare richiesta di sussidi, nonostante rispondano ai requisiti del bando. Verifiche in corso della Regione, ma per ora nessuna rettifica

La Regione Veneto e Unioncamere hanno stanziato 18,3 milioni di euro di ristori anche per la filiera culturale, una notizia di per sé molto buona, non fosse che il bando esclude le associazioni culturali, che comprendono la maggior parte degli artisti professionisti del territorio.

Al punto "e" del bando, - spiegano da Res (Rete spettacolo dal vivo) nell'elenco dei beneficiari si legge «le imprese della filiera attività culturali e spettacolo». Accedendo al sito di Unioncamere per compilare la domanda, si scopre che le associazioni culturali sono escluse. «Dal call center rispondono: "È un bando dedicato alle imprese". Su questo non c'è alcun dubbio, - continuano da Res - ma, come pubblicato sull’allegato 1 del bando stesso: "Si considera impresa qualunque entità che eserciti un'attività economica indipendente dalla sua forma giuridica. In particolare sono considerate tali le entità che esercitano un'attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano regolarmente attività economica».

Verifiche della Regione in corso

«Confidiamo si tratti solo di un problema tecnico. - dichiara Filippo Tognazzo, presidente di Res - Le Associazioni hanno partita Iva, sono regolarmente iscritte al Rea  (Repertorio economico e amministrativo), e sono in possesso dei codici Ateco indicati dal bando. Hanno perciò diritto al ristoro. In caso contrario ci troveremo di fronte ad un paradosso: il service che fa le luci viene ristorato, gli ambulanti che offrono servizi pure. Gli unici che non vengono aiutati sono gli artisti che hanno prodotto e portano in scena lo spettacolo. Res ha subito contattato la Regione Veneto che si è prontamente attivata. Abbiamo anche contattato tutte le Camere di Commercio del Veneto, confidiamo in una veloce risoluzione».

«Ad oggi Unioncamere non ha pubblicato rettifiche sul proprio sito, né sui canali social sui quali iniziano ad apparire i messaggi degli esclusi. Una situazione che, se non risolta in tempo, rischia di aprire la strada a ricorsi e conseguenti possibili ritardi nell’erogazione che si tradurrebbe in un danno enorme per l'intero sistema».

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