Nuovo regolamento acqueo? "C'è più traffico di prima nei canali"

Nuovo regolamento acqueo? Peggio di prima. Questa in sostanza la tesi di Confcommercio Ascom Venezia, che si esprime sulle conseguenze delle norme recentemente varate dal Comune in materia di traffico e sicurezza nel capoluogo. "Il regolamento - spiega l'associazione di categoria - ha disatteso i propri scopi, aumentando il traffico e il numero dei passaggi delle imbarcazioni in Canal Grande, allungando i percorsi in un senso rispetto all’altro, vista  anche la chiusura di diversi altri canali".

"Tra le conseguenze di questa situazione - spiega il responsabile Ascom del trasporto pubblico non di linea Valter Cici - l’aggravamento dei costi da parte della categoria, che si trova a dover ridefinire i contratti stipulati con le agenzie turistiche non più adeguati ai nuovi costi, con la conseguente  ricaduta dei prezzi  sull’utente finale".

"Non potendo il servizio di nolo transitare sotto il ponte di Rialto tra le 8 e le 12 - specifica Cici - se il motoscafo dall'aeroporto deve andare in un qualsiasi albergo situato dopo Rialto, una volta uscito dal rio di Noale dovrà girare a destra e percorrere il Canal Grande fino a Rio Novo per rientrarci all'altezza di San Tomà. Lo stesso vale per i taxi i quali, anche se hanno  completato il servizio, non possono tornare allo stazio passando vuoti sotto il ponte di Rialto, pertanto devono  fare questo percorso. Il risultato è quello di avere maggior traffico e maggiori costi alle agenzie e sugli utenti finali".

L'associazione resta invece favorevole al Telepass, a fronte dell'accordo tra i rispettivi commissari di Comune e Provincia, per monitorare gli ingressi in ztl. Parere contrario invece sull'introduzione del gps, accusato di violare i diritti della privacy. Ascom conclude proponendo di istituire una commissione comunale permanente di cui facciano parte anche gli esponenti della categoria, per valutare di volta in volta i vari aspetti della mobilità.