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Cronaca

I carabinieri recuperano un dipinto rubato in Francia

Operazione del nucleo Tpc in collaborazione con la soprintendenza. Il dipinto è di epoca settecentesca ed era stato trafugato nel 2010. A Venezia la cerimonia di restituzione dell'opera al sindaco di Savennières

C'erano anche il sindaco e il vicesindaco di Savennières, piccolo comune francese della regione della Loira, alla cerimonia organizzata a Palazzo Ducale per la restituzione di un antico dipinto rubato dodici anni fa e recuperato recentemente dai carabinieri. A dimostrazione che l'operazione, oltre a riportare un'opera d'arte al suo luogo originario (Savennières, appunto), ha avuto un importante valore simbolico per la comunità locale. Il primo cittadino Jérémy Girault ci ha tenuto a essere presente a Venezia, lunedì 16 maggio, per ringraziare i carabinieri e la soprintendenza, ricordando che il dipinto è parte integrante del patrimonio culturale del paese e della Chiesa.

Il dipinto, di scuola francese settecentesca (dimensioni 80 per 64 centimetri), è una rappresentazione a olio su tela di San Girolamo. Era stato rubato nella notte tra il 30 e il 31 luglio 2010 dalla chiesa di Saint Pierre e da allora, per oltre dieci anni, se ne erano perse le tracce. È stato nell'autunno del 2020 che i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale (Tpc), nel corso delle loro verifiche sui mercati online, lo hanno individuato sul sito web di un antiquario padovano. Coincideva con un'opera censita nel database del Tpc relativo ai beni culturali rubati, anche se nell'annuncio di vendita risultava opera dell’artista Antonio Arrigoni (1664-1730), mentre in realtà l'autore è ignoto. Così i carabinieri hanno avviato gli accertamenti presso l'antiquario in questione, accertando, grazie alla collaborazione dei funzionari storici dell’arte della soprintendenza, che l'opera era proprio quella sparita nel 2010. Peraltro, il ministero della Cultura francese l'aveva classificata come monument historique fin dal 1982.

In base a quanto ricostruito, dopo il furto l’opera era stata oggetto di vari passaggi di proprietà, fino ad arrivare ad una casa d’aste di Lione, in Francia, che l’aveva venduta per una cifra fra i 30mila e i 40mila euro all’antiquario dove è stata individuata dai carabinieri. Un valore di molto inferiore a quello effettivo, che può essere stimato tra i 150mila e i 200mila euro. Per il colonnello Mosè De Luchi, comandante provinciale dei carabinieri, l'operazione è «un successo di cooperazione internazionale: oggi restituiamo un'opera importante, che rappresenta la tradizione, la cultura e il sentimento religioso della comunità francese». Mentre Christian Costantini, comandante del Nucleo Tpc, ha sottolineato come il dipinto sia stato ritrovato in un tempo relativamente breve dalla data del furto, grazie all'impegno e alla professionalità di tutti gli operatori coinvolti.

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