Ricerche ovunque, via terra e via acqua: di Walter Finazzi però ancora nessuna traccia

L'hanno cercato ovunque, via terra e via acqua. Di Walter Finazzi, però, fino a questo momento si sono perse completamente le tracce. Si tratta del 57enne che domenica mattina, dopo aver detto di andare a buttare nella spazzatura alcune ramaglie, è scomparso nel nulla. Lasciando documenti, cellulare e chiavi dell'auto di uno dei figli in corrispondenza della darsena del villaggio di via dei Greci a Porto Santa Margherita di cui è il custode. Il piano di ricerca persone scomparse era scattato già lunedì pomeriggio: sul posto si erano portati vigili del fuoco e carabinieri. Martedì si è replicato, con in più l'aiuto dei volontari della protezione civile, che hanno setacciato i campi circostanti tra Caorle, Porto Santa Margherita e Duna Verde. 

Le ricerche, fino al tardo pomeriggio di martedì, non hanno però avuto alcun esito. Impegnati sommozzatori, squadre dei pompieri e pure "Drago 80", l'elicottero dei vigili del fuoco, per controllare dall'alto la situazione. Della vicenda si stanno occupando anche i carabinieri, i quali hanno raccolto le testimonianze dei tre figli dell'uomo. Lunedì sera è giunta una segnalazione da parte di un'autista di autobus: ha dichiarato di aver visto nelle ore prima una persona salire a bordo del pullman che stava guidando, per poi farla scendere a Oderzo. Somigliava molto a Walter Finazzi, secondo il segnalatore. 

Le indagini in queste ore non hanno però fatto passi avanti. Sul tavolo gli stessi elementi di 24 ore prima: le telecamere del villaggio che immortalano il 57enne che si incammina verso la darsena del villaggio per gettare le ramaglie e la testimonianza di uno dei figli che dichiara di avere visto il padre camminare nella direzione opposta, verso la strada. Dove sia finito i famigliari sperano di scoprirlo il prima possibile, lui che è un nuotatore provetto e che in passato ha salvato in più occasioni bambini o bagnanti in difficoltà.