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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Jesolo / Via Aquileia, 123

L'onda della polemica di Torino arriva a Jesolo: "Richieste di sconti da chi è di lingua araba"

Gli organizzatori della mostra sugli antichi Egizi nella località balneare: "Impennata di domande, ma non possiamo favorire nessuno". In 2 mesi si sono registrati 60mila visitatori

L'onda lunga della polemica sugli ingressi gratuiti a chi è di lingua araba al Museo egizio di Torino arriva anche a Jesolo, dove è in corso l'esposizione “Egitto: Dei, Faraoni, Uomini”. Secondo gli organizzatori, infatti, si sarebbe registrata "un'impennata di richieste per ottenere sconti e agevolazioni" da parte di famiglie o comitive di cittadini provenienti da paesi di lingua araba, in prevalenza egiziani, ma anche da nazioni nordafricane e dell'area mediorientale. 

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Una ventina di richieste

"Nell'ultima settimana ne sono state rivolte una ventina direttamente allo staff della mostra", si dichiara in una nota. Per la maggior parte le richieste sarebbero arrivate alla cassa reception dell'evento allestito in via Aquileia 123, ma ci sarebbero state anche telefonate ad hoc, soprattutto in fase di prenotazione di comitive: “La prima richiesta di agevolazioni proveniente da queste categorie di visitatori era arrivata a fine dicembre, precisamente al terzo giorno di apertura della mostra - conferma Monica Montellato, gestore della mostra e responsabile della reception - quando una guida turistica di nazionalità egiziana ci aveva contattato lamentandosi per il costo, a suo dire, troppo alto del biglietto, richiedendo espressamente sconti per i gruppi di connazionali da lui accompagnati in mostra”. 

La mostra sull'Antico Egitto a Jesolo

"Sono diventate sempre più insistenti"

“Nelle ultime settimane il personale in servizio nella mostra mi conferma che le richieste si sono infittite progressivamente fino a diventare negli ultimi giorni anche più insistenti”, continua Mauro Rigoni, titolare della società produttrice della mostra Venice Exhibition srl in collaborazione con Cultour Active srl, “complice anche la disputa nazionale legata a questo argomento che ha alzato l'attenzione su questa che ora viene considerata una possibilità”. 

"Non possiamo favorire nessuno"

Alla presentazione della mostra di Jesolo sull'antico Egitto il 7 dicembre ‎scorso era intervenuto anche il direttore dell'Ente egiziano del Turismo in Italia, Emad F. Abdalla, che aveva confermato l'appoggio del consolato egiziano agli organizzatori dell'allestimento. “Genera orgoglio e ci fa piacere che questa mostra venga apprezzata e rappresenti un'occasione di approfondimento sulla storia degli antichi egizi anche per i cittadini nordafricani ed egiziani residenti in Italia - fanno sapere gli organizzatori - ma non possiamo favorire nessuno perché rappresenterebbe una disparità di trattamento non solo verso i visitatori nostri connazionali, ma addirittura verso tutte le altre etnie e minoranze che come visitatori consideriamo degne di considerazione in egual misura. È come se al museo del Louvre i turisti italiani potessero entrare in visita a biglietto agevolato perché la Gioconda di Leonardo da Vinci ed altri dipinti di grande valore sono italiani. Se valesse questa regola ogni mostra o museo dovrebbe calibrare il valore del biglietto da richiedere ad ogni visitatore in base al numero di opere in esposizione provenienti dalla sua patria, ovviamente richiedendo a tutti un documento d'identità. Una vera assurdità”. 

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In 2 mesi 60mila visitatori

Egitto: Dei, Faraoni, Uomini” in poco meno di due mesi avrebbe totalizzato oltre 60mila visitatori, con un'alta percentuale di comitive scolastiche. Tutto il calendario è già esaurito fino a maggio. "Un successo inaspettato, non pensavamo di riuscire ad attirare a Jesolo migliaia di scuole nel periodo invernale", si conclude. 
 

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