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Cronaca

Il Comune gli toglie otto slot dal bar: "Ma il gestore di prima le usava". Perde il ricorso

I giudici amministrativi hanno respinto le rimostranze di un barista che chiedeva di poter mantenere lo status quo: "Distanziometro di 500 metri vale anche in caso di cambi di mano"

Il regolamento comunale vale anche nel caso in cui la gestione del bar o dell'esercizio commerciale cambi di mano. Stiamo parlando di slot machine, su cui Ca' Farsetti nei mesi scorsi ha approvato norme ad hoc per evitare che le macchinette possano fare capolino vicino a luoghi sensibili, come le scuole. Una vicenda che è finita in Tribunale e che ha visto il "distanziometro" di 500 metri per le nuove installazioni di slot prevalere sulle richieste del titolare di un bar subentrato al precedente gestore, che non aveva subito ripercussioni perché le nuove regole non avevano valore retroattivo. 

La decisione del Tar del Veneto

E' quanto ha precisato il Tar del Veneto che, riferisce l'agenzia Agipronews, ha respinto con sentenza il ricorso di un barista subentrato in corsa a un'altra gestione. Il nuovo titolare aveva chiesto ai giudici amministrativi l'annullamento della rimozione di otto macchinette risalenti alla gestione precedente. Un'operazione disposta dal Comune. Il regolamento, si legge nella sentenza, prevede la tutela di “coloro che, prima della entrata in vigore della nuova normativa, avevano già iniziato l’attività e ottenuto le relative autorizzazioni”, mentre il distanziometro si applica “non solo qualora il medesimo soggetto trasferisca la propria attività in nuovi locali”, ma anche “qualora nei medesimi locali venga ad operare, a qualsiasi titolo, un nuovo soggetto”.

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