rotate-mobile
Cronaca Castello / Arsenale

Forum Futuro Arsenale ricorre al Tar: «La delibera che cambia la proprietà è illegittima»

Raccolta fondi dell'associazione per presentarsi al tribunale amministrativo regionale

«Il Comune non ascolta i cittadini e tira dritto per la sua strada, malgrado progetti e buoni consigli». Così l'associazione Forum Futuro Arsenale spiega le ragioni che l'hanno portata a organizzare una raccolta fondi per sostenere la presentazione di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Veneto, contro le decisioni del Consiglio comunale sull'Arsenale. Il Forum non demorde, intenzionato a riaprire la partita sulla questione della cessione della parte pubblica del compendio alla Biennale, tentando il tutto per tutto. Il ricorso dovrà essere consegnato entro il 14 maggio e l'obbiettivo è quello di far dichiarare illegittima la delibera con cui il Consiglio comunale, all'inizio di marzo, ha approvato a maggioranza lo schema di protocollo d’intesa con il ministero della Cultura e quello della Difesa per cambiare l’assetto proprietario dell’Arsenale di Venezia.

«Il Consiglio comunale ha proceduto senza badare alle critiche nostre, di molte associazioni, di molti cittadini e pure della minoranza consiliare che hanno evidenziato l’incoerenza di quella manovra con le disposizioni di legge e con gli stessi interessi dell’amministrazione comunale. Contro la ingiustificata cessione del patrimonio pubblico e l’indifferenza alle richieste di tanti cittadini intendiamo presentare ricorso, è quindi necessario coprire le spese legali e di giudizio che abbiamo stimato in circa 20.000 euro da raccogliere entro il 10 maggio. Apriamo dunque una campagna di raccolta fondi per sostenere finanziariamente il ricorso al Tar», scrive il Forum Futuro Arsenale, e indica diversi canali tra cui una mail: segreteria@futuroarsenale.org e un sito: www.futuroarsenale.org

Il Consiglio comunale il 3 marzo scorso, dopo 15 ore di dibattito, ha approvato, con 20 voti favorevoli, 3 contrari, 9 non partecipanti al voto e un astenuto, l’Intesa tra il Comune di Venezia, il ministero della Cultura e il ministero della Difesa, per il progetto integrato di razionalizzazione e valorizzazione dell’Arsenale di Venezia. La delibera sistema la ripartizione fatta nel 2013, quando il compendio venne suddiviso in tre parti: la prima di proprietà comunale, la seconda del Demanio militare della Marina e la terza, la cosiddetta area “sine die”, cioè quegli immobili divenuti di proprietà del Comune ma che, ancor oggi, continuano ad essere usati a titolo gratuito dalla Marina militare, fino a quando non si troverà una riallocazione delle attività che in quelle strutture vengano svolte. Nell'agosto del 2020, il ministero della Cultura, con un proprio decreto, ha approvato uno stanziamento di 20 milioni di euro per il restauro e la riqualificazione degli edifici “Officine e Comparto del ferro”. Investimento al quale si è unito, nell’ambito del Pnrr alla Biennale di Venezia, un ulteriore stanziamento di 170 milioni, dei quali quasi 105 destinati al recupero dell’area dell’Arsenale in concessione alla Fondazione.

Si è quindi deciso di comporre un protocollo d’intesa che, con l'approvazione in Consiglio comunale, consentirà di eliminare la zona ibrida "sine die", e ripartirla in due (di superficie sostanzialmente equivalente): la parte del Comune verrà concessa alla Biennale per sviluppare attività artistico-culturali permanenti, e, ancor prima, per ristrutturare gli immobili e alcune pertinenze creando, oltre all'Archivio storico delle arti, anche laboratori e centri di ricerca. Le associazioni, il Forum, e parte della cittadinanza, invece, avrebbero voluto che quella porzione non fosse oggetto di concessione e potesse essere utilizzata per le numerose attività proposte dai comitati, sia nell'ambito del recupero delle imbarcazioni storiche, che per lo sport e iniziative di integrazione e inclusione sociale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Forum Futuro Arsenale ricorre al Tar: «La delibera che cambia la proprietà è illegittima»

VeneziaToday è in caricamento