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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

No profit e terzo settore: "Per il Veneziano un'occasione per fare impresa sociale"

Moderata soddisfazione per il presidente di CSV e CAVV di Venezia in seguito alla delega della riforma al Governo, che dovrà emanare i decreti attuativi entro fine anno

"Poteva essere una legge migliore ma dopo decine di anni, per associazioni e fondazioni è meglio questa legge che il nulla". A parlare è Giorgio Brunello, presidente del CSV (Centro Servizio di Volontariato) e del CAVV (Coordinamento Associazioni di Volontariato) di Venezia, che commenta con moderata soddisfazione la riforma del terzo settore e del volontariato delegata al Governo Renzi.

LA RIFORMA - La legge delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dovrebbe far ripartire l'impresa sociale e il servizio civile universale. L'art. 8 della legge introduce infatti in Italia il servizio civile "universale". Obiettivo far partecipare tutti i giovani che vorranno farlo, in modo volontario, anche gli immigrati che potranno così fare solidarietà integrandosi nella comunità in cui vivono. Un altro obiettivo raggiunto, importante per le migliaia di organizzazioni, associazioni, imprese e cooperative che costituiscono il terzo settore, è definire la natura, gli ambiti di azione, le finalità e i confini, consegnando una definizione giuridica chiara e unitaria. Quella che il sottosegretario Luigi Bobba definisce la carta d'identità degli enti del Terzo settore.

"Auspichiamo - ha sottolineato Brunello - che il governo sappia sostenere anche economicamente i CSV e più in generale tutto il Terzo settore veneziano. In ogni caso sappiamo che aumenterà la cooperazione tra tutti gli enti del Terzo settore. Ora inizia il percorso di stesura dei decreti attuativi che daranno corpo e sostanza al testo di legge: vigileremo perché la norma non sia stravolta, e ne sia data piena attuazione 'aggiustando' le imperfezioni e soprattutto per verificare che siano stanziate le risorse per sostenere quanto la legge prevede. Per il veneziano e la sua Città Metropolitana può diventare una occasione nel processo di creazione di un terreno favorevole anche per la diffusione di un nuovo modo di fare impresa sociale per il benessere dei cittadini. Adesso - ha concluso - spetta a tutti noi costruire un percorso partecipato per avviare iniziative che promuovano investimenti ad impatto sociale anche in collaborazione con il mondo profit nell'ottica della Responsabilità Sociale per contribuire a indirizzare uno sviluppo economico sempre più basato su concetti come la sostenibilità, l’equità, l’inclusività in linea con quanto l'Europa ci chiede e sostiene".

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