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Cronaca

Pateh Sabally, la salma del ragazzo del Gambia è pronta a fare ritorno a casa

Comune di Venezia in prima linea nel sostenere le spese di rimpatrio della salma, onorando il desiderio della famiglia. Sindaco Brugnaro: "Speriamo di alleviare in parte il loro dolore"

Pateh Sabally, ragazzo del Gambia che ha perso la vita gettandosi nelle acque del Canal Grande nel pomeriggio di domenica 22 gennaio, ritornerà a casa. La salma del giovane verrà rimpatriata non appena saranno pronti tutti i documenti per il trasporto.

Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si era reso subito disponibile a sostenere le spese del funerale o l'eventuale trasferimento del corpo al suo paese d'origine, onorando la volontà della famiglia che aveva espresso il desiderio di riportare Pateh a casa. I parenti del giovane hanno mantenuto i contatti con il console generale della Repubblica del Gambia a Milano. 

“Sono certo – scrive il console al sindaco sottolineando la gratitudine della famiglia per il gesto – che la solidarietà da Ella dimostrata nel sostenere le spese del rimpatrio della salma utilizzando il fondo di solidarietà costituito a seguito della Sua rinuncia alle indennità di funzione, potrà contribuire a mitigare in parte il dolore della famiglia” .

Il sindaco ha voluto così rimarcare la vicinanza della città di Venezia verso i familiari di Pateh: “La morte di questo giovane ha lasciato in tutti noi un sentimento di tristezza e commozione. Con questo gesto possiamo, almeno in parte, sperare di alleviare il dolore della famiglia. Un atto di umana pietà e di rispetto verso i sogni infranti di un ragazzo che non ha trovato la forza di reagire alla disperazione”.

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