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Cronaca

Il porto riprogetta il waterfront tra Marittima e San Basilio: ipotesi di una stazione ferroviaria

Il raggruppamento guidato dallo studio Arup ha vinto il bando per un doppio progetto di fattibilità sulle aree portuali di Venezia e Chioggia. Sarà redatto nei prossimi 6 mesi

Con la pubblicazione della graduatoria, questa mattina, l'Autorità portuale ha aggiudicato il progetto di fattibilità per la riqualificazione dei waterfront portuali di Venezia e di Chioggia. Si tratta della progettazione di un insieme di opere che cambieranno in modo significativo l'aspetto e le funzionalità di due aree importanti per le due città: a Venezia i tratti su entrambe le rive del canale della Scomenzera, da una parte la banchina della Marittima e dall'altra quella che va da Sant'Andrea fino a San Basilio, passando per Santa Marta, per un totale di 17 ettari; a Chioggia, l’area Saloni e quella di via Maestri del Lavoro, circa 13 ettari.

Ad aggiudicarsi la progettazione è stato il raggruppamento di imprese composto dallo studio internazionale Arup (sede italiana) con il professor Cecchetto dell'università Iuav, Arup Spagna e lo studio di architettura del paesaggio Proap di Lisbona. L'ingegnere Fabio Russo, che si è occupato della predisposizione del bando di gara, spiega: «La scelta ha tenuto conto delle capacità dimostrate dai soggetti del raggruppamento nell'esperienza pregressa e delle prime linee guida proposte, che ora andranno valutate e sviluppate»: tra queste, la principale è quella di una nuova stazione dei treni alla Marittima, «un'ipotesi di sviluppo di Rfi» che aprirebbe una nuova porta di accesso per passeggeri a Venezia, «alleggerendo la stazione di Santa Lucia».

Per ora sono più che altro suggestioni. L'idea troverà maggiore concretezza nel progetto vero e proprio, atteso entro 6 mesi, nel quale saranno coinvolti i vari soggetti interessati: amministrazione comunale, soprintendenza, associazioni, università, eccetera. Oltre a questo, è stata ipotizzata la costruzione di un nuovo ponte sul canale della Scomenzera, e poi vari percorsi pedonali di collegamento, alberature, riqualificazione di edifici e di aree pubbliche. Difficile, per il momento, stimare i tempi di realizzazione delle opere, che comunque proseguiranno per stralci, anche «a seconda delle disponibilità finanziare che riusciremo a reperire», specifica Russo.

Di certo, si parla di interventi che nei prossimi anni daranno un nuovo volto a una porzione importante della città. Lo stesso vale per Chioggia, dove è prevista la riqualificazione di un'ampia area portuale, anche qui con attenzione al verde e alla viabilità ciclo-pedonale. Il presidente dell'Autorità portuale, Fulvio Lino Di Blasio, nei mesi scorsi aveva così descritto il processo: «Passeggiare da Punta della Dogana fino a Sant’Andrea a Venezia o ammirare il tramonto dall’isola dei Saloni a Chioggia non sarà più un sogno. Stiamo lavorando con l’obiettivo di vedere le aree demaniali portuali sempre più connesse alla vita dei cittadini e alle attività urbane. Punteremo a coniugare funzioni portuali e nuovi servizi urbani, andando a disegnare relazioni rinnovate con il tessuto urbano e con il fronte d’acqua e riqualificando il patrimonio architettonico e gli spazi aperti». È prematuro quantificare i fondi necessari alla realizzazione dei progetti, ma si stima approssimativamente una spesa totale di 120 milioni di euro.

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