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Cronaca Meolo / Riviera 28 giugno

Niente risarcimento per l'automobilista: "Lo schizzo della constatazione è poco chiaro"

Lo racconta Studio 3A, studio specializzato in risarcimenti. Il "colpevole" è d'accordo con l'investito e paga i danni materiali. Ma per quelli fisici l'assicurazione si tira indietro

La contestazione appare chiara, la controparte non ha nulla da eccepire, ma la compagnia di assicurazione non paga. Motivo? Lo schizzo della dinamica dell'incidente sarebbe impreciso. E' questa la risposta che avrebbe ricevuto Studio 3A, la società specializzata nella valutazione delle responsabilità civili e penali, cui si è rivolto un 47enne di origini romene ma residente da tempo a Meolo. Da automobilista, vuole ottenere un risarcimento danni. 

Secondo una nota di Studio 3A, il 24 aprile scorso l'uomo sta percorrendo con la sua Volkswagen Passat via Riviera XVIII giugno, a Meolo, a due passi da casa sua, quando la sua vettura viene centrata da un'Alfa Romeo 147 condotta da una 48enne, pure lei di Meolo, che a un incrocio non rispetta lo stop. I due automobilisti compilano la constatazione amichevole d'incidente, nella quale si precisa che il veicolo B (l'Alfa Romeo) non ha rispettato la precedenza, senza che peraltro la conducente abbia altro da dichiarare a sua discolpa.

"I danni materiali al veicolo incidentato vengono liquidati al 100 per cento, senza problemi - si legge nel comunicato - Quando però Studio 3A chiede alla compagnia anche la liquidazione dei danni fisici patiti dal proprio assistito, che ha riportato un colpo di frusta e la distrazione della spalla destra, si sente rispondere che non è possibile, perché ha torto. Ma come? Con una Cai firmata e controfirmata da ambo e parti e con un danno materiale già risarcito in toto? Secondo il liquidatore della compagnia, in buona sostanza, sulla base del disegno che le parti hanno compilato sulla constatazione amichevole, il 47enne parrebbe uscire da una strada privata. Come massima concessione, la compagnia è disposta a riconoscere un risarcimento parziale calcolato sul 50% della responsabilità".

“Siamo veramente alla follia – commenta Riccardo Vizzi, area manager di Studio 3A – Tra poco bisognerà rivolgersi a un architetto o a un ingegnere per compilare la constatazione amichevole. La verità è che le compagnie se ne inventano ogni giorno di nuove pur di non risarcire il dovuto a scapito dei danneggiati. Ora il nostro assistito dovrà intentare una causa, che sicuramente vinceremo, ma dovrà penare ancora degli anni per ottenere quanto gli spetta. E' giustizia questa?”.

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