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Cronaca Lido

Cade sul marciapiede dissestato e si rompe un polso: casalinga risarcita dal Comune

Una signora del Lido di Venezia ha ottenuto 8.500 euro dopo essersi rivolta ad Adico. Secondo la protagonista il tratto era molto sconnesso e mancava la segnaletica di pericolo

Un "infido rialzamento della pavimentazione" e uno strato di foglie che nasconde l'ostacolo: così un marciapiede del Lido di Venezia avrebbe causato la caduta di una signora residente sull'isola, G.M., casalinga. Risultato: lesioni varie tra cui la frattura ad un polso. Luogo dell'incidente sarebbe il tratto tra via Severi e via Alvisopoli, in cui, secondo il resoconto della donna, mancava taotalmente la segnaletica a indicazione del pericolo. Ora, a un anno di distanza, la signora è riuscita ad ottenere un risarcimento di 8.500 euro per il danno subito.

"Erano le 19 del 31 ottobre 2015 - racconta Adico, a cui la donna si è rivolta - Quando G.M., mentre percorreva a piedi il tratto di marciapiede tra via Severi e via Alvisopoli in direzione via Esperanto, a causa del rialzamento della pavimentazione e della presenza di foglie, è caduta rovinosamente a terra procurandosi gravi ferite e la frattura del polso. Ricoverata all’ospedale civile di Venezia, ha dovuto affrontare un lungo ciclo di terapie riabilitative". Dopodiché la donna si è rivolta ad Adico per richiedere un risarcimento al Comune.

"La responsabilità del sinistro è da attribuire alla scarsa manutenzione della sede stradale - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - In violazione tanto degli obblighi imposti dalla legge quanto dei doveri di pubblica amministrazione. La caduta è stata determinata esclusivamente dallo stato di degrado e disfacimento in cui si trovava il tratto di marciapiede interessato, come ben evidenziato dalle fotografie scattate dalla nostra socia. Inoltre la presenza delle foglie, l’assenza di una qualsiasi segnalazione di pericolo e la scarsa illuminazione presente completano il quadro delle responsabilità da parte del Comune. Ora siamo riusciti a trovare un accordo soddisfacente con il Comune, il tutto evitando di andare per vie giudiziali".

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