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Cronaca

"Se i passeggeri soffrono, pensate agli autisti. Actv intervenga, troppo caldo"

Alfredo Pipino, del sindacato Utl Ugl, interpella la dirigenza della società di trasporti: "Nei giorni di caldo record la sicurezza è a rischio. Loro stanno 6 o 7 ore boccheggiando"

Soffrono i passeggeri, ma soffrono anche gli autisti. Con l'arrivo dell'estate chi trova l'autobus "sfortunato" deve iniziare per forza di cose a boccheggiare. Perché le temperature roventi all'esterno sono identiche a quelle all'interno di alcuni mezzi Actv, e chi ci rimane più a bordo sono proprio i dipendenti dell'azienda di trasporti: "I passeggeri, con tutto il rispetto, rimangono al massimo un'ora a bordo dei mezzi - dichiara Alfredo Pipino, del sindacato Utl Ugl - mentre gli autisti e i comandanti ci passano 6 o 7 ore di turno col rischio di colpi di calore, malesseri o svenimenti. E' logico immaginare che all’interno di un pezzo di lamiera strapieno di passeggeri, la temperatura sia superiore a quella esterna. A volte non basta aprire i finestrini".  

La preoccupazione di Pipino si concentra soprattutto sulle ore di caldo record, quando per lui, in assenza di aria condizionata, sarebbe messa in pericolo la sicurezza stessa del viaggio. "Quella dell’aria condizionata sui mezzi pubblici non è un capriccio, ma una priorità - dichiara - senza ci sono rischi per i passeggeri ma soprattutto per i conducenti, alle prese con un intero turno di lavoro. Sauna, bagno turco e pure aromaterapia".  

Il sindacalista ha inviato una interrogazione alla dirigenza, chiedendo come si intendano risolvere queste problematiche. "Interpello il responsabile dirigente competente in materia per sapere se effettivamente ci siano mezzi privi di impianto di climatizzazione e come mai molti non garantiscono temperature adeguate", conclude. 

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