"Veritas non può riscuotere", giudice dà loro torto. Stabilimenti devono sborsare 220mila euro
Tutto ruota attorno al pagamento della Tia. Tre strutture chioggiotte condannate a pagare
La seconda sezione del Tribunale civile di Venezia ha condannato tre stabilimenti balneari situati sull'arenile clodiense a pagare gli importi dovuti per la Tia, la tariffa integrata ambientale prevista dall'articolo 238 del Codice dell'ambiente - decreto legislativo 152/06.
L’importo complessivo, esclusi interessi, mora, spese processuali e generali, è di circa 220mila euro. Lo fa sapere in una nota Veritas: "I tre stabilimenti balneari, negli scorsi anni, si erano rifiutati di pagare la Tia, sostenendo che Veritas non fosse legittimata a riscuotere gli importi - dichiara l'azienda multiservizi - Il Tribunale ha però respinto questa tesi, sostenendo che il Comune con l’articolo 22-comma 1 del regolamento Tia approvato il 29/3/2011, aveva abilitato Veritas alla riscossioni".
“L’ente gestore – c’è scritto nella decisione - provvede alla riscossione della tariffa nei modi e nelle forme più opportune e valide, consentite dalla normativa vigente compresa anche la riscossione coattiva”