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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Risorse "salva Venezia", pioggia di milioni in laguna: 25 nel 2018, 40 all'anno fino al 2024

A prevederlo un emendamento alla manovra approvato in Commissione bilancio. Fondi anche a Mira e altri Comuni. Nelle stesse ore ok a una Zls a Porto Marghera per garantire competitività

Sono ore importanti per Venezia, non solo per i soldi che potrebbero arrivare da Roma nel corso dei prossimi anni, ma anche per le risorse di investitori che potrebbero interessarsi a Porto Marghera dopo la possibile approvazione della Zls, la Zona logistica semplificata, foriera di agevolazioni fiscali. Se il sindaco Brugnaro martedì ha preferito il basso profilo ("non dico niente per ora") preferendo posizioni attendiste, la politica lagunare si è svegliata con il sorriso sulle labbra: venticinque milioni di euro nel 2018, 40 milioni all'anno dal 2019 al 2024. Queste le risorse stanziate per la "salvaguardia della laguna di Venezia". Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera nella notte tra lunedì e martedì. Dopodiché il silenzio del primo cittadino si spiega con il fatto che poi la legge di bilancio dovrà essere approvata, quindi la partita è ancora lunga. Per i fondi a favore di Venezia si sarebbero spesi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Renato Brunetta, e il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta.

Brunetta

Dalle parti di Forza Italia viene espressa soddisfazione per un totale di 265 milioni di euro complessivi per Venezia ed il suo hinterland. "Ulteriori risorse, 5 milioni nel 2018 e 10 milioni negli anni dal 2019 al 2024, sono destinate - ha commentato Brunetta - ai comuni che compongono il comitato interministeriale definito dalla legge speciale (Venezia, Chioggia, Codevigo, Campagna Lupia, Mira, Quarto D’altino, Jesolo, Musile di Piave). Un grande risultato, frutto di un costruttivo lavoro bipartisan e della collaborazione tra il Parlamento e l’amministrazione comunale di Venezia".

Baretta

Il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, concentra l'attenzione sull'intero corpus di emendamenti che potrebbero giovare al capoluogo lagunare: "Legge speciale finalmente rifinanziata, zone logistiche semplificate, personale Apt, demanio marittimo, incentivi per le imbarcazioni ibride e attenzione ai comuni di confine - ha sintetizzato - Passa da questi capitoli l’attenzione del Governo e del Parlamento per la valorizzazione e salvaguardia di Venezia e della sua laguna, rese possibili grazie all’approvazione nella notte di diversi emendamenti alla legge di bilancio, in discussione in V Commissione alla Camera". Lo sviluppo del territorio passerà anche attraverso l’istituzione di una Zls, ossia una zona logistica speciale, sbloccando anche per il Nord e i grandi porti condizioni più favorevoli per nuovi investimenti: “In particolare, - spiega Baretta – si vuole favorire la competitività delle imprese già insediate e incentivare nuovi insediamenti. Si pongono sullo stesso piano, le agevolazioni per la mobilità sostenibile che consentiranno un ricambio della flotta del trasporto pubblico veneziano, attraverso gli incentivi per le imbarcazioni con motore ibrido”.

Dori: "Una vittoria per Mira"

Anche il Comune di Mira rientra tra i comuni destinatari dei fondi della Legge Speciale per la Salvaguardia di Venezia. L'emendamento, redatto e promosso dal sindaco Marco Dori insieme al vicesindaco Gabriele Bolzoni. "Una vittoria storica per la nostra città - commenta il primo cittadino - che resterà in eredità alle future generazioni. Finalmente Mira ha riconquistato un ruolo centrale nel territorio, ottenendo questo importante risultato per sé ma anche per i comuni che rappresentava e che rischiavano di essere esclusi nella ripartizione. Appartengono al Comune di Mira ben 9 chilometri di gronda lagunare, da Punta Fusina a Punta San Leonardo: sarebbe stato ingiusto non riconoscerle una parte dei fondi". Come indicato dall'articolo 467-bis della legge di Bilancio, dei 25 milioni per il 2018, 5 (e 10 per gli anni successivi) saranno destinati agli altri comuni che, oltre a Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti, compongono il Comitatone. Sarà sempre il comitato a stabilire la ripartizione esatta. "Ci auguriamo a questo punto - ha concluso Dori - che nella ripartizione tra i comuni di Mira (che rappresenta Campagna Lupia e Codevigo) e Jesolo (che rappresenta Quarto d'Altino e Musile) venga tenuto conto il fattore territoriale".

"Venezia priorità del governo"


“L’approvazione in commissione bilancio degli emendamenti per il finanziamento della legge speciale per Venezia è un risultato importante che aggiunge ulteriori risorse, a conferma di quanto già si era fatto con le leggi di bilancio negli anni passati". A dirlo i deputati veneziani di Pd e Leu, Michele Mognato, Delia Murer, Davide Zoggia, Andrea Martella e Giulio Marcon, che hanno presentato “un emendamento che è stato recepito da quelli approvati. Con questa decisione si conferma che lo Stato riconosce la salvaguardia di Venezia e della sua laguna quale problema di preminente interesse nazionale, come recita la legge speciale. E proprio per queste ragioni, e per confermare tale rilievo, riteniamo non condivisibile la richiesta che la Regione Veneto ha fatto, nell’ambito della trattativa con il Governo sull’autonomia rafforzata, di assumere la competenza di tale materia”.

Riattiviazione "Fondo Letta"

Soddisfazione anche per l'onorevole veneziana del Pd Sara Moretto per la riattivazione del cosiddetto "Fondo Letta" per i Comuni che confinano con il Friuli Venezia Giulia. Saranno stanziati un milione per il 2018, 5 milioni per il 2019 e 10 milioni per il 2020. 64 i Comuni veneti interessati, dei quali 29 confinanti con la regione a statuto speciale. Nell’area metropolitana di Venezia il provvedimento interessa sette comuni: Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, Teglio Veneto. Il fondo è destinato al finanziamento di specifici progetti volti allo sviluppo economico e sociale, quali la realizzazione di infrastrutture o l'organizzazione e il potenziamento dei servizi relativi alle funzioni dei comuni anche volti a favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona ed il miglioramento della qualità della vita. "La richiesta di riattivazione del fondo nasce dalla necessità di dare risposte concrete a quei comuni, specialmente di piccole dimensioni, che soffrono una disparità nei servizi con comuni confinanti appartenenti a una regione a statuto speciale - spiega Moretto - In un recente incontro con i piccoli comuni dell’area metropolitana di Venezia mi ero impegnata a portare in Parlamento questa istanza e oggi posso dire che si tratta di un risultato straordinario, dal momento che il fondo, istituito nel 2007, era inattivo da anni".

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