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Cronaca Castello / Fondamenta Arsenale

Rissa a suon di bottigliate in zona Arsenale, un ferito all'ospedale

Nottata movimentata poco dopo le 24. Un 37enne egiziano ha raggiunto il pronto soccorso con ferite alla testa. Un 33enne inseguito dai "rivali"

Aggredito e picchiato nella notte in zona Arsenale da un gruppetto di malintenzionati che ce l'aveva con lui. Al culmine del parapiglia con ogni probabilità una bottigliata in testa. Violenza tra le calli veneziane nella notte tra giovedì e venerdi, quando erano da poco passate le 24. Con ogni probabilità a mettere nel mirino un cittadino di nazionalità egiziana, impiegato nel settore della ristorazione, sarebbe stato un gruppetto di persone di origini magrebine.

Prima volano parole grosse e le minacce, dopodiché partono i colpi proibiti. A giudicare dal tipo di ferite riportate alla testa, il 37enne sarebbe stato colpito da un corpo contundente al capo, rimanendo sul posto dolorante. Discorso diverso per gli aggressori, che invece si sono dileguati seduta stante per non finire nei guai. Consapevoli di averla combinata piuttosto grossa. Il ferito dunque ha raggiunto il pronto soccorso dell'ospedale Civile, raccontando di essere rimasto vittima di un pestaggio. Lì i medici hanno controllato i tagli riportati al volto e hanno pulito le ferite. Dopodiché l'egiziano è rimasto in osservazione per qualche ora, per accertare che non ci fossero traumi interni. Alla fine è stato dimesso dal Civile nelle primissime ore dellla mattinata con una prognosi di otto giorni.

Ma non è stata l'unica persona a rischiare di finire in ospedale nella notte ad opera di questo gruppetto piuttosto manesco. Un cittadino tunisino, infatti, a stretto giro di posta ha chiesto aiuto alla polizia dopo essere stato rincorso da alcuni suoi connazionali non lontano da San Zaccaria. E' stato proprio il "fuggitivo", di 33 anni, a sottolineare agli agenti di aver visto un'imbarcazione avvicinarsi con a bordo quattro o cinque individui dal fare sospetto. Erano convinti che lui, cameriere in un locale di calle de le Rasse, fosse a conoscenza di quanto accaduto poco prima. Almeno questo è quanto dichiarato dal 33enne. Secondo il tunisino il gruppetto aveva tutta l'aria di voler dare una lezione anche a lui. Per questo è riuscito a mettersi in salvo scappando a gambe levate. 
 

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