Dopo il suicidio sui binari un guasto alla linea manda ancora treni in tilt
Venerdì nero per il trasporto ferroviario. Dopo la tragedia della mattina un problema all'alimentazione elettrica ha fatto cancellare sei convogli
E' stata una giornata nera per i treni. Ritardi, cancellazioni e disagi. In mattinata, poco prima delle 10, il dramma: una persona non ancora identificata si è tolta la vita lanciandosi sotto un treno regionale diretto a Venezia nel territorio di Annone Veneto.
La circolazione è stata bloccata per due ore e mezza per permettere i rilievi delle forze dell'ordine, per poi riprendere solo alle 12.25. Inevitabili cancellazioni e ritardi. In tutto sono stati coinvolti direttamente quattordici convogli: sei regionali hanno accumulato ritardi fino a due ore, due "Frecce" e due regionali sono invece stati deviati a Treviso (bypassando quindi il blocco ma accumulando come detto ritardi di circa quaranta minuti), quattro regionali sono stati invece cancellati e per quest'ultimi è stato messo a disposizione il servizio di autobus sostitutivi.
Ma quando la situazione sembrava apprestarsi a tornare alla normalità, l'ennesimo imprevisto. Stavolta a mettere i bastoni tra le ruote ai viaggiatori un guasto alla linea elettrica aerea di alimentazione dei treni all'altezza di Quarto d'Altino registrato verso le 14.35. Sul binario in direzione di Venezia. Per questo motivo l'Intercity 594 si è dovuto fermare e accodare dietro a un convoglio merci, per poi ripartire con un ritardo di 130 minuti. Solo dalle 16.48 il traffico progressivamente ha potuto tornare alla normalità.
Durante le due ore in cui non si è risolto il problema un Intercity ha viaggiato con un quarto d'ora di ritardo, ma chi ha avuto la peggio (come spesso accade) sono stati i pendolari di otto regionali, che hanno totalizzato ritardi fino a mezz'ora. In tutto sono stati sei i convogli locali cancellati, mentre altri due si sono visti limitare il proprio itinerario.
