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Cronaca

"Rivoluzione Actv" al via tra difficoltà e utenti disorientati. Boraso: "Serve pazienza"

È scattata lunedì mattina la sperimentazione dei mezzi pubblici tra Mestre e hinterland. Molti gli utenti che hanno trovato difficoltà. Specie gli anziani in piazzale Cialdini

L’obiettivo è di sgravare il centro dal transito dei mezzi pesanti, potenziando i collegamenti con gli ospedali. Ma è inevitabile che la nuova riorganizzazione dei mezzi pubblici Actv, in fase di sperimentazione semestrale da lunedì, abbia creato non pochi grattacapi a chi è abituato a prendere ogni giorni autobus e tram, specie le fasce più anziane della popolazione. Ma non solo.

Molte le persone che già di prima mattina si sono trovate disorientate, tra chi non sapeva quale autobus prendere e chi ha dovuto aspettare anche mezz'ora prima di trovare il primo mezzo pubblico per giungere a destinazione. Un po' di confusione era già stata preventivata da Actv, nella speranza che la sperimentazione, dopo i primi tempi di assestamento, possa risultare vincente. A suscitare le ire di alcuni cittadini, oltre alle difficoltà e alla mancanza di informazione (c'era una hostess apposta a piazzale Cialdini, martedì saranno 3), anche il periodo scelto per l'inizio della "rivoluzione", il 9 gennaio, in pieno inverno: senza dubbio le temperature rigide di questi giorni non hanno aiutato i passeggeri nelle attese, giocoforza prolungate rispetto alla norma. "Serve pazienza - dichiara l'assessore alla Viabilità, Renato Boraso - Vedremo di trovare le soluzioni, con umiltà, dove ci sono effettivi problemi. Come sulla Castellana per esempio, dove una zona è rimasta scoperta, oppure alcune mancate convergenze tra via Torino e viale Ancona. E' una sperimentazione. Serve pazienza. Accetto le critiche costruttive. Il Pd, che sembra avere invece la ricetta in tasca, ricordo che col tram, un progetto loro, dobbiamo sborsare 455mila euro di mutui mensili. Per i prossimi 38 anni. Avremmo potuto acquistare 2 autobus a metano al mese. Piazzale Cialdini, non appena ci saranno i soldi dell'Europa, a partire dalla prossima primavera spero, sarà ristrutturato in modo adeguata".

Intanto le polemiche non si smorzano. Anche i rappresentanti dei lavoratori Actv si sono lamentati per la riorganizzazione:. “Tale rivoluzione - si legge in comunicato ufficiale Rsu - prevede la rivisitazione dei servizi urbani di Mestre con l’istituzione di punti di rottura di carico e conseguenti scambi di linee, riducendo di fatto in alcune zone della città i collegamenti essenziali. Questa riorganizzazione - continuano - non solo non agevola i cittadini, ma lede il loro diritto alla mobilità nell’avere un servizio efficiente ed efficace”.

Capitolo Piazzale Cialdini. “La località di scambio - concludono - continua a essere sprovvista di quella struttura che doveva essere realizzata già dalla passata amministrazione con un progetto che è stato esposto per anni prima di venire rimosso. Le attese degli utenti avvengono in ripari che non sono assolutamente sufficienti rispetto a situazioni meteoreologiche anche di bassa intensità”.

Ca' Foscari, invece, plaude al maggior numero di corse che serve il campus di via Torino: "Accogliamo con grande piacere le novità che riguardano il servizio di trasporto pubblico da e per il Campus Scientifico di Ca' Foscari, una sede che ospita oltre 1000 studenti e circa 200 dipendenti fra docenti e personale tecnico-amministrativo - dichiara la Mobility Manager di Ca' Foscari, Monica Gussoni - Il collegamento diretto per tutto il giorno tra Venezia e il campus è una prima significativa risposta alle sollecitazioni di cui l'Ateneo si è fatto promotore fin dall'apertura del campus nel settembre del 2014. Permangono alcune criticità, come per esempio quelle legate alla copertura del servizio nella fascia serale di chiusura del campus, che auspichiamo possano essere affrontate nella futura programmazione".
 

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