La tragedia del Ponte della Libertà, faccia a faccia tra Comune e Veneto Strade
L'incontro sarà la prossima settimana per migliorare la sicurezza nel punto in cui Chiara Nobile, 38enne di Favaro, ha perso la vita cadendo in scooter. "Indiziata" la rotaia del tram
Non si spegne l'eco della tragedia di mercoledì sera, quando Chiara Nobile, 38enne di Favaro Veneto, ha perso la vita dopo essere caduta a terra in scooter subito dopo il ponte della Libertà, in direzione Mestre. Il motociclo lo stava guidando il marito, 42enne, poi trasportato in ospedale in condizioni non gravi. La donna, purtroppo, a causa della repentina perdita d'equilibrio sarebbe finita contro il guard-rail. Sarebbe deceduta sul colpo. Gli accertamenti sull'accaduto sono ancora in corso e da prassi la Magistratura ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi, suffragata da alcuni testimoni, è che la caduta sia stata causata, oltre che dall'asfalto bagnato, anche dalla rotaia del tram. Da subito si sono levate innumerevoli voci critiche nei confronti della piattaforma su cui si muove il "siluro", causa anche in passato di diversi incidenti. Mercoledì, però, per la prima volta ha perso una vita una persona.
"Vogliamo vederci chiaro - ripete più volte l'assessore alla Mobilità, Renato Boraso - vogliamo capire come mettere in sicurezza quel punto e gli altri finiti nel mirino in passato". Per questo motivo la prossima settimana è stato convocato un incontro nella sede di Veneto Strade, che materialmente ha la competenza sul ponte della Libertà. Già a inizio anno si erano susseguite riunioni per capire se fosse il caso di introdurre la corsia preferenziale per i mezzi pubblici sul ponte. Si era anche giunti a un accordo, salvo poi rimettere tutto nel cassetto perché gli stop forzati del "siluro", secondo i datii in possesso di Ca' Farsetti, sarebbero diminuiti. Ora, però, quest'idea torna prepotentemente d'attualità. Per garantire maggiore sicurezza. Di certo, con tutti i soldi che si sono spesi, non si può smantellare tutto. Costerebbe troppo. Dunque la necessità è di fare necessità virtù, in ottica sicurezza.
"Sarà un confronto sereno. Un incontro tecnico a 360 gradi per avere la situazione il più chiara possibile - conclude Boraso - rimbalza l'idea dei varchi e anche quella della corsia preferenziale. Vogliamo vederci chiaro e capire quali opzioni ci sono sul tavolo".
"Il problema era da noi annunciato sin dall'inizio - dichiara Alfredo Pipino, della Utl Ugl Trasporti Venezia - Mestre e una città nata male e la viabilità è un problema di sempre. Che fare per evitare incidenti: prima di tutto una campagna di sensibilizzazione con spot, adesivi lungo le fiancate degli autobus e tram. Controlli della polizia locale e utilizzo delle telecamere per sanzionare la guida pericolosa. Ma anche nuove isole pedonali, zone a traffico limitato, piste ciclabili e interventi di riduzione del traffico, insieme a principi di educazione stradale nelle scuole per rendere i cittadini più consapevoli dei rischi che si corrono quando in auto, in moto, in bici e a piedi si tengono comportamenti scorretti, causa a volte di incidenti mortali. È questa la strategia che deve attuare questa amministrazione per diminuire gli incidenti stradali. La sicurezza stradale è uno degli obiettivi prioritari che l'amministrazione non può ignorare. Bisogna procedere - conclude Pipino - con interventi di logica emergenziale, pianificati e realizzati attraverso azioni puntuali e mirate".