Ruba auto, scappa e aggredisce poliziotti: recidivo arrestato

Ha fatto di tutto per essere arrestato e alla fine il tribunale di Venezia, con un’ordinanza del 18 ottobre, lo ha “accontentato”. Un 30enne pluripregiudicato di origini marocchine, C.M., infatti, è finito nel carcere di Santa Maria Maggiore dopo aver disatteso innumerevoli volte agli obblighi imposti dall’autorità giudiziaria e a seguito dell’ennesimo reato, una rapina perpetrata nel dicembre 2013 ai danni di una 32enne di Jesolo.

LA RAPINA. In quell’occasione, il malvivente riuscì a rubarle in piazza Aurora a Jesolo l’auto, un Maggiolino. La donna descrisse nel dettaglio la vettura e l’uomo e la polizia riuscì con una volante a rintracciarlo. Il 30enne cercò di darsi alla fuga scappando a folle velocità, tentando di seminare gli agenti. Alla fine terminò la corsa addosso a un palo della luce. Non contento cercò anche di darsela a gambe, ma venne raggiunto e bloccato, non senza difficoltà. Privo di documenti d’identità e di permesso di soggiorno, ma ben conosciuto per una lunga serie di reati commessi recentemente nella località del Veneto orientale, alla fine venne identificato. 

ARRESTATO. Alla fine venne portato al pronto soccorso e anche lì aggredì i poliziotti, che dovettero ricorrere a loro volta alle cure mediche per i vari traumi subiti. Il giovane fu arrestato per i reati di rapina impropria aggravata, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Rimesso in libertà, dovette sottostare all’obbligo di firma al Commissariato di Jesolo e, a seguito di altri reati, al divieto di dimora nei comuni di Jesolo ed Eraclea. Imperterrito continuò a delinquere e a non rispettare i divieti finchè il Tribunale ha deciso di “punirlo”. In attesa di giudizio, dovrà scontare tre anni di reclusione.