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Cronaca Santa Maria di Sala

Ruba i fiori dalla tomba del figlio, il padre scrive al ladro: "Vergognati"

In vari casi sono spariti oggetti "affettivi" lasciati vicino alla lapide bianca di un neonato morto dopo appena un giorno a Santa Maria di Sala

Ignobili furti, che puntano dritto al cuore di chi in cimitero ci va per ricordare e salutare chi non c'è più. Dietro a un mazzo di fiori c'è tutto un mondo di senntimenti, che in pochi secondi sono stati minati da chi ripetutamente nel camposanto di Santa Maria di Sala ha razziato la tomba di un bambino morto dopo appena un giorno. Ogni volta la madre, come riporta La Nuova Venezia, chiama il marito in lacrime.

L'ultimo furto è stato scoperto durante il ponte di Ognissanti. Il padre, segretario della Lega Nord del paese, non ci ha visto più. Ha preso un pennarello e ha scritto parole di fuoco su un foglio di carta lasciato sulla piccola lapide bianca del figlio. "A te che continui a rubare i fiori di questa piccola creatura dico: vergognati". In passato erano sparite anche piccole macchinine lasciate sulla tomba dai fratelli dello sfortunato neonato. Poi i fiori. Rubati pure loro. Due furti in otto giorni. Oggetti che in sé hanno poco valore, ma che il trafugarli riapre magari ferite che stentano a rimarginarsi. Il fenomeno, soprattutto in questi giorni, è però in aumento.

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