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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Prima gli ruba il telefono, poi tenta di estorcergli 300 euro: arrestato

Un marocchino di 42 anni ha sottratto lo smartphone ad un ragazzo per poi chiedergli dei soldi per la restituzione. I carabinieri l'hanno fermato

Prima ruba il telefono a uno studente, poi decide di chiedergli un riscatto per riaverlo indietro. Un marocchino di 42 anni è stato quindi arrestato per tentata estorsione dai carabinieri di Venezia.

Il fatto è accaduto in Campo Santa Margherita e, secondo la ricostruzione degli eventi, l'uomo giovedì sera avrebbe dapprima avvicinato il ragazzo e poi con destrezza sarebbe riuscito a sottrargli il costoso smartphone dalle mani. Una volta in possesso del telefono dall'alto valore economico e con diversi dati sensibili presenti all'interno, il marocchino avrebbe contattato il proprietario facendogli intendere che avrebbe potuto riavere indietro l'oggetto pagando 300 euro.

Il giovane però si è immediatamente rivolto ai carabinieri raccontando l'accaduto. Come concordato con il ladro poi, lo studentevenerdì sera si è diretto verso Campo Santa Margherita, luogo fissato dal malvivente per la consegna dello smartphone. Dopo circa un’ora di attesa ed alcuni contatti con altri cittadini extracomunitari, probabilmente inviati per verificare la volontà del giovane ad incontrare il presunto autore dell’estorsione in atto, è spraggiunto L.C.

Dopo aver attuato una serie di “misure elusive” per avvicinare il giovane, cambiando più volte il punto di incontro, il luogo dove effettuare lo scambio era stato fissato in un venditore di kebab per asporto. In quel momento però, mentre il ragazzo stava per consegnare i 300 euro in contanti, i carabinieri in borghese, subito dopo raggiunti da quelli in divisa, hanno bloccato il ladro recuperando la somma pretesa come “cavallo di ritorno” del furto. Dopo la perquisizione, inoltre, gli sono stati trovati addosso la SIM card e la scheda micro SD che erano installate sul telefono rubato e che lo stesso aveva rimosso. Lo straniero è stato quindi accompagnato in caserma dove è stato dichiarato in stato di arresto per la tentata estorsione a seguito di furto. Il telefonino, la SIM, la scheda SD e i soldi, tutti recuperati, sono stati restituiti nella notte alla persona offesa.

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