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Estate 2023

Ryanair investe a Venezia, «ma il Comune abolisca la nuova tassa»

Il vettore low cost ha presentato questa mattina il nuovo operativo per l'estate 2023, avanzando specifiche richieste al Comune

Ryanair ha annunciato oggi il suo operativo per l’estate 2023 dal Veneto, con 22 nuove rotte, per un totale di 85 dagli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona. Il vettore low cost baserà inoltre un ulteriore aeromobile al Marco Polo, con un investimento di 100 milioni di dollari e l'aggiunta di 30 posti di lavoro.

Ai nuovi annunci per la stagione, è seguita la stoccata al Comune di Venezia. «Con una quota di mercato del 40%, - si legge in nota - Ryanair è il vettore numero uno in Italia e, sebbene la compagnia sia impegnata a crescere nella regione, questa crescita è subordinata al fatto che l'amministrazione riconsideri il suo progetto di introdurre una nuova tassa di 2,5 euro a partire da aprile 2023».

Per la compagnia, questa nuova tassa, «che si aggiunge all’addizionale comunale pari a 6,5 euro, non solo renderebbe Venezia non competitiva rispetto ad altre destinazioni dell'Unione Europea, ma impedirebbe alle compagnie aeree di investire e crescere ulteriormente; spostando invece la crescita verso altri aeroporti più efficienti dal punto di vista dei costi».

Ryanair: «Crescita subordinata a abolizione nuova tassa»

Il direttore commerciale Jason McGuinnes, intervenuto a Verona, ha spiegato che la crescita per questa estate in Veneto è subordinata all'abolizione della nuova tassa. «Inoltre, - ha spiegato - chiediamo al Governo italiano di eliminare immediatamente l’addizionale comunale (pari a 6,5 euro per ogni passeggero in partenza) su tutti gli aeroporti italiani, per garantire una crescita continua del turismo». Per parte loro, ha quindi aggiunto, «abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner del Gruppo Save per garantire questa crescita e migliorare i servizi per chi vive, lavora o desidera visitare il Veneto, e vogliamo continuare a garantire ancora più crescita, turismo e posti di lavoro in Italia come abbiamo fatto negli ultimi 25 anni».

«La velocità con cui Ryanair ha saputo intercettare la ripresa del mercato in post pandemia - ha quindi sottolineato Camillo Bozzolo, direttore commerciale di Save - è stata determinante per il recupero del traffico degli aeroporti veneti nel 2022, contribuendo per oltre il 30% ai 15 milioni di passeggeri complessivi che hanno utilizzato gli scali di Venezia, Treviso e Verona, ricoprendo la posizione di primo vettore su tutti e tre gli aeroporti. La potenzialità del nostro territorio ha dimostrato ancora una volta, nonostante il periodo difficile, la sua resilienza e le ampie opportunità di crescita, soprattutto in relazione a nuovi mercati internazionali pronti ad esprimere il loro interesse per il nordest».

L’operativo di Ryanair per l’estate 2023 dal Veneto prevede:

  • 1 nuovo aeromobile basato a Venezia – 100 milioni di dollari di investimento
  • 6 aeromobili basati in totale (4 a Venezia e 2 a Treviso)
  • incremento del 10% dei voli da Verona
  • 85 rotte da/per il Veneto
  • 850 voli settimanali (+70% vs pre-covid)
  • 22 nuove rotte come Alghero, Brindisi, Cork, Bordeaux, Minorca, e Saragozza
  • aumento delle frequenze su 17 rotte esistenti come Palermo, Lamezia e Charleroi, da Verona
  • oltre 4.400 posti di lavoro, tra cui 180 altamente qualificati nel settore dell'aviazione.

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