Non arrivava. E non era da lei. Di solito era sempre puntuale e precisa. Se c'erano dei problemi avvertiva in anticipo in modo da non mandare in difficoltà i colleghi. Giovedì mattina, invece, il silenzio completo. Nessuna comunicazione alla ditta di pulizie per la quale lavorava. Verso le dieci i colleghi si sono insospettiti e hanno chiesto a una dipendente, amica di Sabina Valente, di raggiungere la sua abitazione di via Camporese a Mestre per capire cosa fosse successo.

I presentimenti, purtroppo, erano fondati. La donna, 41 anni, è stata trovata senza vita nel suo appartamento. L'amica, subito dopo aver citofonato e tentato l'ennesima chiamata al cellulare, ha chiesto l'aiuto dei vigili del fuoco e della polizia, intervenuta con una volante. Una volta che i pompieri hanno sfondato il portoncino d'ingresso dell'abitazione la tragedia si è stagliata davanti agli occhi di tutti i presenti. Il corpo di Sabina Valente nell'appartamento. Immobile. Al medico legale non è rimasto altro che constatare il decesso della malcapitata, con ogni probabilità sopravvenuto durante la notte.

La vittima non avrebbe sofferto di particolari problemi di salute e a un primo esame esterno della salma da parte degli inquirenti non sono stati segnalati particolari segni di violenza. Per far luce sull'accaduto il magistrato di turno ha quindi disposto un'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni.