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Cronaca Jesolo

Jesolo: si tuffa in acqua alla foce del Piave e salva un bambino tedesco

Alì Afroud, 57 anni, marocchino residente da tempo nella località marittima, giovedì ha riportato a riva il malcapitato, che rischiava di annegare. Martedì un altro suo salvataggio molto simile

Non ha esitato a tuffarsi tra gli scogli per mettere in salvo quel bambino tedesco di 11 anni ormai alla mercé della corrente. In un punto pericoloso, anzi pericolosissimo. Perché alla foce del Piave si sono registrate già tragedie e salvataggi di "eroi improvvisati". Stavolta è toccato ad Alì Afroud, 57 anni, cittadino di nazionalità marocchina che risiede ormai da tempo a Jesolo. Giovedì si è accorto della situazione critica e della madre del bambino che urlava, non sapendo nuotare, e si è tuffato riportando a riva il malcapitato. Per le ferite è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Solo due giorni prima un altro salvataggio, stavolta nei confronti di un bambino italiano di nove anni. Ancora una volta le correnti che mettono in difficoltà il bagnante, e la necessità di tuffarsi tempestivamente per evitare conseguenze peggiori. Un punto, quello della foce del Piave a Jesolo, in cui vige il divieto di balneazione, ma sono ancora in molti, specie turisti stranieri, a decidere di andare contro le regole.

A testimonianza della pericolosità della zona c'è l'intitolazione del lungomare a Dragan Cigan, il cittadino bosniaco che per salvare la vita a due bambini di Treviso ha trovato la morte. Anche Alì Afroud ha rischiato grosso: il 57enne infatti è invalido per un'operazione subita al cuore.

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