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Cronaca

«Ho visto la bambina appesa dal terrazzo del secondo piano, sono corso subito»

Lorenzo Tassoni, 28 anni, lavora come guardasala a Venezia. È lui l'eroe che lunedì è intervenuto per salvare una bimba di quattro anni che è precipitata dal balcone di casa, a Treviso

«Non mi sento e non sono un eroe, la cosa importante è che la piccola stia bene». A parlare è Lorenzo Tassoni, 28 anni, il giovane che lunedì pomeriggio, a Treviso, si è reso protagonista di un episodio che lo ha portato sulla ribalta trevigiana prima e poi su quella nazionale. Stava andando a ritirare la bici che aveva lasciato in un'officina a riparare, a causa della foratura ad una ruota, quando ha visto una bimba di quattro anni, di origini tunisine, aggrappata ad un balcone, al secondo piano di una casa, lungo via Sant'Antonino. La piccola è precipitata nel vuoto e lui l'ha presa al volo, tra le braccia: se non ci fosse stato Lorenzo ad afferrarla, non avrebbe avuto scampo. È rimasta miracolosamente illesa.

Chi è Lorenzo

Lorenzo - come racconta TrevisoToday - è un grande appassionato d'arte, cinema e cultura, nel dicembre scorso ha conseguito una laurea magistrale scienze dello spettacolo e della produzione multimediale all'università di Padova. Trevigiano, vive con la famiglia in via San Zeno, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Treviso: in questo periodo fa il guardasala a Venezia, a palazzo Venier-Manfrin, dove è in corso la mostra di Enish Kapoor. Sogna ovviamente di trovare un lavoro stabile in questo ambito, quello artistico.

Il racconto: ecco come ha salvato la bambina

«Verso le 4 del pomeriggio ho portato la bicicletta a far riparare perchè mi si era bucata una ruota, alle 5 sono tornato verso il negozio di bici e ad un certo punto ho sentito dietro di me un oggetto che è caduto -racconta Lorenzo- mi sono girato e ho visto un tablet per terra con lo schermo infranto». Alzando lo sguardo il 28enne ha subito capito cosa fosse accaduto. «Ho visto la bambina appesa dal terrazzo del secondo piano, sono sbiancato e sono corso subito in modo da mettermi perpendicolare sotto di lei, con le braccia protese in avanti - spiega - l'unica cosa che ricordo di aver detto, forse urlato, è "ti prego, ti prego no" perchè ero choccato dalla cosa. La bambina non ha urlato però piangeva, distrutta anche lei in volto, ha mollato la presa, è caduta a piombo e per fortuna ha battuto contro il primo terrazzo perchè ha attuttito un pò la caduta, è come se fosse rimbalzata e io sono riuscito a prenderla appena dopo. Mi è praticamente caduta tra le braccia, in avanti».

Il sospiro di sollievo

Dopo la grande paura la bimba ha subito fatto intendere di essere in buone condizioni. «Poi l'ho messa in piedi, la bambina stava piangendo, mi si è divincolata, è andata verso il tablet e mi ha detto che si era rotto" dice Lorenzo "è come se si fosse dispiaciuta di più per il tablet rotto che per quello che le era successo: una scena assurda. I genitori non erano in casa, è uscita una sorta di baby sitter e me l'ha presa tra le mani. Io ho detto «Chiamo il 118" ma lei ha risposto di no, che secondo lei non serviva, ed è poi scappata di sopra». In via Sant'Antonino sono intervenuti sia gli agenti delle volanti della polizia che gli infermieri del Suem 118 che hanno visitato sul posto la piccola, rimasta del tutto illesa.

«I genitori sono arrivati quando l'ambulanza era già la: prima il padre in macchina che mi ha abbracciato appena ha visto che la figlia stava bene e poi la madre qualche minuto dopo, in bicicletta -continua Lorenzo- quando ha visto i sanitari con la bambina si è buttata dalla bicicletta, divincolandosi; era sotto choc, poi si è calmata quando ha visto che andava tutto bene».

Conte: voglio incontrarlo

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, così come molti concittadini, è rimasto profondamente colpito dal gesto eroico del ragazzo: «Mi piacerebbe incontrarlo, vorrei invitarlo in municipio». Lorenzo ha già risposto che acconsentirà.

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