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Cronaca Santa Maria delle Grazie

Luoghi dell'abbandono, in attesa dei lavori di recupero "la Grazia" versa nel degrado

L'isola è stata acquistata per 12 milioni di euro, con lo scopo di costruirci un hotel di lusso "rispettoso del paesaggio". Ma delle bonifiche ancora nessuna traccia

L'isola è stata acquistata dalla Giesse Investimenti srl di Giovanna Stefanel per 11,2 milioni di euro. Un gioiello su cui dovrebbe sorgere un hotel di lusso "rispettoso del paesaggio, dell'architettura e della sua storia". Così gli acquirenti presentano il loro progetto sul loro sito. Intanto, però, l'ex struttura ospedaliera di Santa Maria delle Grazie versa in condizioni di totale degrado e abbandono, in attesa che inizino i lavori di recupero e soprattutto di bonifica.

Associazione culturale "I luoghi dell'abbandono"

Degrado a Santa Maria delle Grazie

Sull'isola, infatti, fino a qualche anno fa sorgeva una struttura ospedaliera specializzata in malattie infettive. Dopodiché la lunga trattativa per la sua cessione che si è conclusa a inizio 2015 con il rogito definitivo. Sono seguite le conferenze dei servizi per definire il primo passo del progetto: nulla si potrà fare se prima non saranno bonificati i suoli.

"Secondo la tradizione, il nome dell‘isola risale a quando dei marina portarono da Costantinopoli un ritratto della Vergine Maria del quale si diceva fosse stato dipinto da Luca Evangelista - si legge nel sito della società acquirente - I marinai ebbero una visione che comunicò loro la volontà divina di dare al ritratto dimora sull’isola. In seguito vi si insediarono diversi ordini religiosi. Nel 1810 Napoleone si appropriò dell´isola e la sfruttò come polveriera. Nel XX secolo Santa Maria delle Grazie era ancora sede di un ospedale prima che esso venisse chiuso e abbandonato. L´isola si colloca in una posizione perfetta per poter visitare Venezia, il Lido e le isole della Laguna che la circondano. Allo stesso tempo è un luogo ideale dove ritirarsi, lontani dalla frenesia di tutti i giorni".

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