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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La S.A.T.E "vola" nello spazio per i controlli medici degli astronauti

L'Agenzia Spaziale Europea ha selezionato il team veneziano e l'Ausl di Modena per migliorare i metodi di diagnostica medica durante le missioni nello spazio. Investimento da 150mila euro e servirà nel futuro anche ai cittadini comuni

Sul piatto 150mila euro per il progetto "spaziale" di diagnostica medica degli astronauti, made in Italy. Sì perchè l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha selezionato un team italiano, fra decine di proposte provenienti da tutta Europa, per migliorare i metodi di diagnostica medica per gli astronauti durante le missioni nello spazio. Il team vede la collaborazione della società di ricerca e ingegneria veneziana, S.A.T.E. S.r.l. dell’ingegnere Attilio Brighenti e dei suoi figli, come contrattista principale, e del Servizio di Ingegneria Clinica della AUSL di Modena, diretta dall’ingegnere Massimo Garagnani, come subcontrattista.

LA COLLABORAZIONE. La S.A.T.E. già nel 2013 e nel 2014 vinse due bandi ESA, per sviluppare algoritmi e programmi software diagnostici per l’estrazione di informazioni utili alla prevenzione di guasti dall’enorme flusso di dati utilizzati nelle sale di controllo di volo delle sonde spaziali e dei satelliti dell’Agenzia. D’altro canto la AUSL di Modena possiede uno dei più avanzati ed estesi sistemi informativi esistenti in Europa, sia per la quantità che per la qualità dei dati: il Servizio di Ingegneria Clinica raccoglie ogni anno più di 600mila immagini diagnostiche, mentre il laboratorio centralizzato di analisi fornisce oltre undici milioni di test all’anno. Entrambe si integrano perfettamente in questo progetto, l’una mettendo a disposizione competenze e tecnologie per l’estrazione di conoscenza, l’altra la competenza medica e l’estesa base dati necessarie alla validazione delle tecniche. Grazie a questa complementarietà, alla qualità del background delle organizzazioni e delle persone proposte e dell’approccio di studio e validazione proposto, hanno ricevuto la fiducia dell’ESA.

IL PROGETTO. Il nuovo progetto di ricerca, iniziato il 4 maggio di quest’anno, metterà a punto metodi innovativi che permetteranno l’analisi simultanea di più parametri per ogni soggetto associati all’evoluzione del suo stato di salute. La base dati, trattati nel pieno rispetto della privacy dei pazienti, comprende anche analisi ripetute e combinate per diverse centinaia e migliaia di pazienti, consentendo perciò di ricercare significative evoluzioni delle analisi e la loro associazione e correlazione con le diagnosi mediche standard.

NON SOLO NELLO SPAZIO. Questa visione della diagnostica e dell’utilizzo delle analisi cliniche, ancora al di fuori della pratica medica standard, potrà portare benefici che non si fermeranno all’impiego nello spazio, ma potranno essere utilizzate in futuro anche dai medici dei pazienti “terrestri” nell’interpretazione dei test di laboratorio, evidenziando eventuali deviazioni combinate di parametri apparentemente normali, se valutati singolarmente, ma, se incrociati, in grado di indicare possibili alterazioni della salute, già in atto o in evoluzione. Questo progetto innovativo potrà quindi essere un forte impulso per lo sviluppo di nuovi strumenti e metodi innovativi a vantaggio della prevenzione e della salute di tutti.

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