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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Calle San Girolamo

Sbandati, senzatetto e teppisti: via San Girolamo nel degrado

Protestano i cittadini di Mestre, commercianti e residenti. Presnetata alla polizia petizione firmata da cento persone per mettere freno agli episodi assurdi di via San Girolamo e limitrofi

Una petizione firmata, per ora, da cento persone contro il degrado di via San Girolamo e limitrofi. Protestano i cittadini di Mestre, commercianti e residenti. Lunedì mattina la raccolta è stata presentata al commissariato di polizia. Secondo quanto riporta il Gazzettino, lo scopo della petizione è quello di allontanare sbandati e senzatetto da via San Girolamo, via Caneve e via San Pio X e far tornare decoroso, così, tutti il vicinato. Secondo le testimonianze dei residenti, la zona sarebbe "invivibile": proprio a causa di quelli che stendono la biancheria e usano le fontanelle come docce all'aperto e che poltriscono fino a pomeriggio inoltrato sulle panchine comunali dei giardinetti. Dietro i cespugli e le siepi rimarrebbe anche diversa sporcizia. Insomma, una situazione difficile da mandare giù. Anche per effetto di quello che capita alla sera. Gruppi di ragazzini, tra i quali diversi vandali, che prendono possesso delle aree verdi.

Li avrebbero visti gli stessi residenti estrarre alcolici e ubriacarsi fino a notte. Poi scorrazzerebbero per tutto il quartiere, suonando campanelli dei condomini e devastando le stazioni pubbliche di bike sharing. Muniti di skate e palloni causerebbero il finimondo in piazzetta Pellicani, arrivando persino a lanciare sassi sulle finestre delle case. Non si fermerebbero davanti a nulla. Dispetti, chiasso, episodi di vandalismo sono all'ordine del giorno. Chi prova ad alzare la voce e denunciarli si ritrova escrementi sull'uscio di casa o danneggiamenti vari. Alcuni testimoni denunciano anche il loro uso di droghe, davanti a famiglie e bambini, senza alcun pudore. La petizione mira quindi a sollecitare un controllo maggiore da parte di Comune e Forze dell'ordine. Alcuni residenti vivono nella paura di tornare a casa.

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