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Cronaca

Norme complesse per smaltire gli inerti: sbagliano e violano la legge. Estinto il reato

L’irregolarità individuata nel corso di verifiche svolte dal comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri

Scarti di materiale inerte conferiti alla Italscavi di Mogliano Veneto: non ci saranno conseguenze per 28 imprenditori, titolari di 15 aziende edili con sede nelle province di Treviso, Padova, Venezia e Pordenone, tra cui anche i vertici della Italscavi, tutti accusati di reati ambientali in relazione a incomplete documentazioni riguardanti materiali da conferire in discarica. Il reato è estinto. La notizia su TrevisoToday

Secondo le indagini gli imprenditori edili avrebbero conferito gli scarti inserendo nella documentazione una semplice autocertificazione sulla natura dei rifiuti e non una descrizione corretta del materiale. L’irregolarità era stata individuata nel corso di una serie di verifiche a campione svolte dal comando unità per latutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri, che durante la fase investigativa avrebbero fatto emergere decine di violazioni, avvenute in un periodo a cavallo tra il 2014 e il 2015, dovute però non a un intento criminale ma piuttosto a errori a catena nella compilazione della documentazione di accompagnamento del rifiuto, che avrebbe dovuto essere smaltito proprio dalla Itlascavi. Una svista nella redazione delle certificazioni dovuta, è emerso nel corso del dibattimento, a una errata comprensione della complessa normativa in materia.

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