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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero Actv in vista: turni, sicurezza e palmari, le ragioni dei dipendenti

Astensione dal lavoro il 5 aprile dalle 9.30 alle 12.30. Diverse le questioni al centro dello scontro, secondo i sindacati portano a disagi sia per gli addetti che per gli utenti

Sciopero dei settori automobilistico e navigazione dell'Actv, azienda veneziana dei trasporti. Il 5 aprile dalle 9.30 alle 12.30 i lavoratori si asterranno dal lavoro per denunciare "le condizioni di disagio (sia per gli utenti che per i lavoratori) che l'azienda continua a a ignorare". La protesta parte dal fatto che, secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, nell'ottobre 2013 è stato firmato un accordo con il quale ai lavoratori sono stati chiesti dei sacrifici: parte di quell'accordo, però, "è a tutt'oggi disatteso e impoverito".

"L'11 marzo  la Prefettura - comunicano i sindacati - ha convocato le parti per tentare una mediazione". Al termine dell' incontro le organizzazioni sindacali hanno però espresso parere negativo, riscontrando che "la direzione aziendale ha assunto un atteggiamento di rigidità nei confronti delle istanze dei lavoratori". Ne è scaturita la decisione di proclamare questa prima azione di protesta.

Questi i temi al centro del dibattito, così come riportati dai sindacati in un documento unitario:

TURNI AUTOMOBILISTICO E TEMPI DI PERCORRENZA SERVIZIO. Le ridotte soste ai capo linea, l’intensificarsi dei cantieri/deviazioni stradali, l’avvio del servizio tram hanno determinato l’incompatibilità degli orari ufficiali esposti al pubblico con la necessità di rivedere tutta la turnistica e i tempi di percorrenza.  

TRAM. Dall’avvio del servizio del tram le avarie e gli inconvenienti che si sono sinora verificati hanno reso nell’immaginario collettivo degli utenti la convinzione dell’inaffidabilità del servizio. Questa precarietà di fatto introduce elementi di difficoltà quotidiana nell’adempimento del proprio turno di servizio da parte degli operatori. Infatti le proteste dei passeggeri si rivolgono inevitabilmente sul conducente del tram che diviene una sorta di capro espiatorio delle responsabilità Aziendali. Di fatto ne consegue un urgente intervento di modifica stradale su alcuni punti che bloccano il servizio, inclusi interventi economici sulle manutenzioni e ricambi dei convogli tranviari.  

MANUTENZIONI. Le numerose e continue avarie dei mezzi degli esercizi hanno come fattore comune una insufficiente manutenzione, ne consegue che si sta determinando una situazione che non garantisce adeguati livelli di sicurezza e regolarità di esercizio.In particolare sulle manutenzioni navali, il processo di riassetto del settore è stato più volte affrontato con la RSU, attuando profonde modifiche alle attività di manutenzione e approntamento che si sono rivelate fortemente negative sugli assetti operativi del settore. Il cantiere navale di Pellestrina è ad oggi sottoutilizzato rispetto al piano industriale delle manutenzioni navali concordato e condiviso anche con l'amministrazione comunale di Venezia, il cantiere di Sant'Elena è in fase di smobilitazione, il cantiere navale del Tronchetto è ancora in fase di ultimazione. Il settore degli approntamenti e diagnostica oggi versa in una situazione di carenza di risorse. Quotidianamente vengono assegnate in servizio più unità navali   senza che siano effettuati gli usuali   controlli necessari a confermare l’ingresso in sevizio di linea delle unità navali sembra del tutto evidente che la manifesta incapacità organizzativa aziendale non può che portare alla svendita all'esterno di tutta la manutenzione.

NAVIGAZIONE TRAFFICO ACQUEO E CONDIZIONI METEO MARE AVVERSE. Le norme approntate dal Comune di Venezia sulla regolazione del traffico acqueo non sono ma state interamente applicate. La situazione della congestione del traffico nei canali e rii interessati al servizio di TPL, non ha subito nessun miglioramento o modifica rispetto al passato. Perdurano condizioni di caos e pericolo per la navigazione e la sicurezza degli utenti di tutti i vettori in transito sulle vie d’acqua di Venezia. Provvedimenti come gli ormeggi da prua in alcuni atterraggi come Rialto, S. Zaccaria, il divieto d’incrocio sotto il Ponte di Rialto solo per le unità ACTV, i mancati controlli da parte delle autorità preposte, hanno contribuito a determinare la situazione attuale.In condizione di scarsa visibilità dovuta a condizione meteo mare avverse, la mancata o tardiva attuazione del piano nebbia ACTV, il malfunzionamento dei visibilometri, l’aggravarsi del degrado   sulla mancanza delle briccole e relativa segnaletiche, rendono la navigazione in condizione meteo mare avverse incerta e pericolosa.La Direzione ACTV lascia alla responsabilità ai Preposti al Comando e Comandanti per la continuazione del servizio in tale occasioni, esercitando pressioni più o meno esplicite circa il riconoscimento   dell’idoneità al comando preposti comando e comandanti.

TURNISTICA NAVIGAZIONE. La continua introduzione di nuove fermate alle linee di navigazione senza modifiche dei turni e delle percorrenze ha fatto collassare il mantenimento dei tempi di percorrenza e delle soste tecniche. Non è più tollerabile tale situazione. La Direzione prima aveva dichiarato di apportare modifiche alla turnistica attuale, poi ha negato di attuare qualsiasi modifica alla programmazione della linee. Inoltre nel periodo primaverile/estivo riteniamo insufficiente la frequenza 12' dei servizi linea 1 e 2.

PALMARI MARINAI. Da circa 2 anni a questa parte i marinai non hanno più in dotazione gli strumenti di vendita e controllo a bordo dei mezzi. Il numero esiguo che ancora esiste sono assolutamente inaffidabili, con il risultato che si stanno determinando grosse perdite nella vendita e controllo dei titoli di viaggio. La Direzione ha sinora introdotto soluzioni assolutamente inadeguate, per cui la situazione non ha subito nessun miglioramento. Le perdite economiche   per l’Azienda non sono più accettabili. L’immagine che si sta offrendo all’utenza mostra una profonda disorganizzazione che consente, tra l’altro, l’ elusione/evasione tariffaria.

LEGGE 223/91. La Direzione Aziendale sta utilizzando questo strumento senza un piano corretto di riqualificazione del personale. Non effettua le selezioni per occupare sia le posizioni orizzontali che verticali tra tutto lo staff e struttura Actv, introducendo addirittura figure dirigenziali nuove, riducendo le posizioni apicali impiegatizie da coprire. In tal modo gli oneri del personale non raggiungeranno i costi standard indicati dalla DGRV 512/12 e come previsti dall’accordo del 17 ottobre 2013 per ridurre i costi.

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