rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sciopero Actv lunedì senza corteo. Presidio al Tronchetto

Sindacati: «Dispiace una nuova astensione, ma il disastro trasportistico e le vicende incontrollate del turismo non hanno portato a un cambio di passo». Zuin: «Abbiamo chiesto di fare la loro parte, produttività e flessibilità. Niente tagli di stipendio»

Il muro contro muro nei trasporti pubblici locali veneziani fra azienda e sindacati si risolve in un sciopero, lunedì dalle 12 alle 15, indetto dai sindacati Filt Cgil, Uilt Uil, Ugl Aft, Usb e Sgb. Oggi lo hanno confermato le sigle, che avrebbero voluto un corteo da San Geremia alla Stazione, fino al Tronchetto, ma che si limiteranno a un presidio, come stabilito dalla Questura cui spetta decidere sulle mobilitazioni, per motivi di salute pubblica, dopo le circolari del ministero dell'Interno.

«Dispiace una nuova astensione, ma il disastro trasportistico e le vicende incontrollate del turismo che creano disagi ai cittadini e difficoltà ai lavoratori, non hanno portato ad alcun cambio di passo di azienda e amministrazione comunale», afferma Valter Novembrini (Filt Cgil). «Mettiamo da parte la discussione sull'integrativo (vertenza che va avanti da gennaio senza esito), ricominciamo dal livello dei servizi e dallo sblocco del turnover», dice Alberto Cancian (Usb). Una settimana fa il sindaco Luigi Brugnaro, che ha incontrato le rappresentanze con i segretari o i delegati, ha annunciato 40-50 assunzioni di autisti e marinai, con un percorso per diventare piloti, a tempo determinato con l'apprendistato o la formazione.

«Una passerella per il primo cittadino - asseriscono le sigle - Non basteranno a coprire neppure i pensionamenti, anche perché serve tempo per formare comandanti, direttori di macchina, preposti, piloti e autisti. Resta un sottorganico di 65 unità che si fa pagare ai lavoratori chiedendo sacrifici insostenibili sui turni, le ferie, i riposi e le pause. La carenza di organico ci fa capire che c'è già un ridimensionamento dell'azienda». «Non abbiamo toccato la parte economica, ci siamo limitati a chiedere uno sforzo sulla produttività e la flessibilità. Più di così, con una previsione di mancati incassi da qui a fine anno di 72 milioni di euro, non possiamo fare - ribadisce l'assessore alle Società partecipate Michele Zuin -. Il turismo è rimasto ben al di sotto dei livelli del 2019: lo confermano i dati sui biglietti venduti».

Nessuna novità sui ristori statali, né sul tavolo istituzionale. «Intervenga la Regione, lo Stato, non si chieda di più ai lavoratori. Hanno già dato. Mi preoccupa anche il ragionamento sui tornelli: un'altra strategia per ridurre i servizi e sempre a danno del lavoro», argomenta Igor Cuzzolin (Ugl Aft). Il sindaco Brugnaro al tavolo del 5 novembre scorso ha assicurato di voler mantenere la società pubblica e garantire la continuità occupazionale a tutti gli attuali lavoratori. «Il nuovo contratto di servizio Actv non può limitarsi alla conferma dei servizi coperti dai trasferimenti regionali, storicamente sottodimensionati. Le risorse del Pnrr vanno utilizzate anche per l’ammodernamento dei mezzi e per la conversione ecologica della mobilità pubblica veneziana. Sosteniamo la mobilitazione delle organizzazioni sindacali, rigettando il tentativo del Comune di contrapporre i lavoratori ai cittadini, perché in realtà tutti - lavoratori e cittadini - sono penalizzati dall’amministrazione», scrive il capogruppo Verde e Progressista Gianfranco Bettin.

«Bus e tram durante la settimana, per non parlare dei vaporetti nei weekend, sono affollatissimi - denuncia il consigliere comunale Giovanni Andrea Martini (Tutta la città insieme!) - e tra la gente cresce il malumore. I finestrini sono chiusi, i dispender con l’igienizzante troppo spesso vuoti, la capienza al limite. È inaccettabile che si continui così: la pandemia non è finita. Si creano assembramenti e si favorisce il contagio. Intervenga il prefetto». «Sono una residente a Mestre di 44 anni e lavoro a Venezia - scrive infine una lettrice - I bus sono stracolmi, non ci sono controlli. Sono condizioni allucinanti e insostenibili. I lavoratori della Fincantieri non usufruiscono dei bus appositi per loro e in questi ultimi mesi si sono moltiplicati invadendo letteralmente i bus 4L e 7 negli orari di punta, ma i controllori non ci sono mai o salgono dopo la Fincantieri. La situazione è drammatica e chi ci rimette siamo noi residenti che dobbiamo vivere queste situazioni indegne per una città come Venezia».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sciopero Actv lunedì senza corteo. Presidio al Tronchetto

VeneziaToday è in caricamento