Dopo due giorni di blocco l'aeroporto Marco Polo torna finalmente operativo a tutti gli effetti, almeno in attesa del prossimo scontro. La battaglia tra i sindacati e i dirigenti del servizio handler per i bagagli si è infatti fermata per una tregua in attesa del vertice di mercoledì pomeriggio in prefettura. Nel frattempo gli aerei riprenderanno finalmente a volare.

VERSO L'INTESA – Lo sciopero “a sorpresa” degli addetti alle stive si è concluso martedì sera, intorno alle 23, dopo ore di trattative estenuanti. Tantissimi gli aerei rimasti fermi sulla pista di decollo o, come minimo, partiti con ritardi imbarazzanti. Proprio la sequela di problemi e disservizi causati dalla protesta ha costretto gli handler a cedere e ad acconsentire alla discussione con le sigle sindacali a patto che si torni a lavorare il prima possibile. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto comunque una giornata di tempo per consultarsi con i lavoratori (in fondo la protesta è la loro, più di quanto sia quella dei sindacati) e mercoledì alle 16.30 le parti si incontreranno in prefettura per discutere un nuovo accordo.

TUTTO BLOCCATO – L'agitazione aveva preso avvio dalla decisione di Ata Handler di porre in mobilità un centinaio di dipendenti, una quarantina dei quali dovrebbe essere assorbita dal 1 dicembre da Gh Handler. Martedì mattina erano sei i voli cancellati sui ventitré programmati (fino alle 12.20). Le compagnie in quei casi hanno deciso che non ci fossero le condizioni per far partire i loro mezzi. Gli altri velivoli, però, in gran parte hanno viaggiato senza bagagli a bordo, solo con i passeggeri e con ritardi che andavano da mezz'ora a un'ora e mezza. Alle 14 su 74 partenze erano stati cancellati 11 decolli e altrettanti voli erano stati dirottati a Treviso, Verona e Bologna. In termini di arrivi, invece, su 70 atterraggi previsti cinque sono stati cancellati e sei dirottati sulle piste di Verona, Treviso e Bologna.