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Cronaca Carpenedo / Via San Donà

Comunali, assemblea bollente al Palaplip: "Ok sciopero, ma c'è molta esasperazione"

Passa a maggioranza mercoledì, tra i dipendenti dell'amministrazione, la linea dell'astensione dal lavoro. Alcuni chiedono manifestazioni e proteste eclatanti. Venerdì ci sarà un incontro in Prefettura

"La nostra preoccupazione principale è quella di tenere la situazione sotto controllo". Si esprime a caldo, Daniele Giordano della Funzione Pubblica Cgil di Venezia, al termine dell'assemblea che ha riunito parti sociali e lavoratori mercoledì al Palaplip, per fare il punto sulle azioni da mettere in campo contro il contratto decentrato del Comune e il solo sindacato Cisl. Passa a maggioranza, durante questa prima votazione, la linea dello sciopero, ma ci saranno altre consultazioni nei prossimi giorni (una è prevista giovedì). Molti fra i dipendenti si sono alzati e allontanati al momento del voto, chiedendo altre forme di lotta più incisive. Alcuni proponendo azioni eclatanti.

"Ottenere visibilità"

C'è chi avanza l'ipotesi di portarsi in massa al Taliercio per comprare tutti i biglietti della Reyer, chi parla di blocchi alla viabilità, o occupazione dei binari ferroviari. E i sindacati non nascondono la loro preoccupazione, continuando a sostenere la necessità di scegliere forme di lotta "legali", ma senza negare che frenare gli animi, ora, risulta difficile. "La sentenza avversa del tribunale ha creato demotivazione - dice Luca Lombardo del sindacato Diccap - ma siamo decisi ad andare avanti, faremo ricorso, manifesteremo e sciopereremo e faremo tutto quello che è in nostro potere per difendere i diritti". "Questo non è un contratto accettabile - spiega Mauro Ragno del sindacato Iul - dobbiamo convincere l'amministrazione a risedersi al tavolo e a fare un decentrato dignitoso". 

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"Non può passare l'idea, a nostro avviso fuorviante, che astensioni lavorative, manifestazioni e cortei di protesta non bastino più a far sentire la propria voce. Il clima di tensione alimentato dal non rispetto per il referendum, da parte dell'amministrazione, e l'esasperazione causata dal mancato riconoscimento delle richieste dei collaboratori, ci preoccupa. E se qualcuno dovesse perdere la testa, in questo clima, non potremmo che pensare a un unico responsabile - dice Giordano - il sindaco, Luigi Brugnaro".

Vertice in Prefettura

La pronuncia del giudice del lavoro sulla legittimità dell'atto unilaterale, approvato a fine estate dal Comune in assenza del contratto decentrato, (secondo i sindacati redatto "a immagine e somiglianza del documento 'bocciato' precedentemente dal giudice stesso"), ha caricato ulteriormente gli animi, dicono i rappresentanti dei lavoratori: "Il mancato rispetto dei diritti, la perdita economica, le educatrici trasportate come pacchi da un istituto all'altro, hanno fatto il resto", conclude Giordano. Intanto venerdì è atteso un incontro in Prefettura per la conciliazione.

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